E' davvero abbattuto, si sente impotente di fronte alla seconda sospensione della licenza in meno di tre anni.
La misura è stata disposta facendo in base all'articolo 100 del TULPS (testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) che dà la facoltà al questore di sospendere la licenza a quei locali nei quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini.
Adriano Laugero, il titolare dell'Irish Pub di piazza Boves, non sa più cosa fare. In redazione, parla a cuore aperto. "Alla terza sospensione me la ritirano per sempre", ci dice. Non riesce nemmeno ad essere arrabbiato. In tanti anni - il locale è aperto dal 1998 - nessuno lo ha mai visto arrabbiato.
Adri, come tutti lo chiamano, è garbato e disponibile con tutti. "In tanti mi vogliono bene, qualcuno viene ancora nel locale, ma con tutte le persone che si radunano sotto la struttura di piazza Boves, ormai non ho più clientela con tutto quello che succede. Mi dicono che c'è brutta gente. Ma cosa posso fare? Più che allontanare i balordi, non dare da bere... a volte vengo minacciato, mi hanno danneggiato la vetrina, spintonato. Ma se non riescono le forze dell'ordine a intervenire, cosa posso fare io? Vengono, ne portano via qualcuno... il giorno dopo sono ancora lì".
Un mese e mezzo fa, Laugero è andato dalla sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, presente anche l'assessora Cristina Clerico. "Sono stato da loro per dire che in quella piazza ci sono tanti problemi, spaccio, delinquenza. Per collaborare e chiedere come fare per provare a risolvere la situazione. Perché così non posso più lavorare. E sa da allora cosa è cambiato? Che ho ricevuto tre controlli della Polizia in un mese e mezzo e stamattina la comunicazione di sospensione. Un'altra e chiudo per sempre. Mi hanno sigillato il locale e non posso nemmeno entrarci dentro".
Il titolare dell'Irish Pub spiega come la piazza sia divisa a metà. "Da una parte le persone fanno l'aperitivo, in modo normale. Dalla mia, sotto la tettoia, c'è di tutto. E io sono impotente. Quando mi arrivano i controlli, alcuni di quelli che stanno sempre lì sotto mi prendono addirittura in giro, mi dicono che mi fanno chiudere. Il problema è quel buco infernale di sette piani. Laggiù succede di tutto. Ma non nel mio locale. Mi dicono che il pub è frequentato da pregiudicati. Ma se ormai non viene più nessuno... quando li hanno trovati se ho quattro persone dentro? Vorrei solo lavorare. E ora mi ritrovo chiuso per 15 giorni. E' un'ingiustizia. La situazione di piazza Boves è grave, io ne sono consapevole. Ma cosa posso fare? Posso non dare da bere, ma nient'altro. Non ho una divisa. Non è l'Irish il problema, ma quello che succede fuori. Però ho di nuovo pagato io".
Commenti