I reati vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta. Il prossimo 13 novembre, davanti al gup Paolo Luppi, si terrà l’udienza preliminare dell’inchiesta per corruzione che vede indagati i due impresari della Edilcantieri Costruzioni, i fratelli Vincenzo e Gaetano Speranza, di 59 e 57 anni, e l’ex sindaco di Aurigo nonché vicepresidente della Provincia Luigino Dellerba, 64.
I tre furono arrestati a fine maggio 2022. Vincenzo Speranza e Luigino Dellerba sorpresi mentre il primo dava una mazzetta da duemila euro al politico.
Il giudice Luppi deve decidere se archiviare o rinviare a giudizio i tre indagati che devono rispondere di diversi capi d’accusa che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta.
Per il procuratore Alberto Lari che aveva coordinato le indagini dei carabinieri il modus operandi messo in piedi "era un sistema criminoso e politicamente penetrante".
Dal gup per rispondere di complicità con gli Speranza e Dellerba compariranno anche gli imprenditori Maurizio Barla, 48 anni di Diano Marina, Giovanni Manfredi, 61 di Pieve di Teco, Piero Aldo Aicardi, 61 di Chiusavecchia.
Sospettati di turbativa d’asta e rivelazione di segreti d’ufficio, di aver cioè svelato i nomi delle ditte avversarie iscritte ai bandi con procedura negoziata e le rispettive offerte, sono Pier Carlo Gandolfo, 53 anni, dipendente della Provincia e già vice sindaco ad Aurigo, il geometra Agostino Gandalino che lavorava per lo stesso Comune, e Roberto Barla, dirigente in Provincia.
La tranche d’indagine coinvolge infine il tecnico del Comune di Imperia Marino Masi, 58 anni, che avrebbe consentito alla Edilcostruzioni di "gonfiare" una parcella per lavori al cimitero di Oneglia in cambio di ritocchi (gratuiti) alla sua villa ai Gorleri.
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