Non una parola da parte di Sacha Chang durante l’udienza di convalida a fronte dell’interrogatorio di garanzia condotto dalla dott.ssa Daniela Rita Tornesi, gip del tribunale di Cuneo.
Sacha ha scelto e ha mantenuto il silenzio dopo aver compreso, attraverso l'ausilio dell'interprete, gli avvisi di garanzia di cui il giudice ha dato lettura all'apertura dell'interrogatorio.
Decisione, quella di avvalersi della facoltà di non rispondere, dettata anche dalle sue condizioni personali emerse e manifestatesi poco dopo.
Un’agitazione, forse, frutto di quell’esaurimento nervoso che l’amico di famiglia Lambertus Ter Horst, poi ucciso, aveva confidato ai vicini di casa tormentare Sacha.
Lo stato di alterazione del ragazzo è stato contenuto da alcuni agenti di polizia penitenziaria della casa circondariale di Cuneo che, dopo averlo tranquillizzato ed essersi sincerati sulle condizioni e aver provveduto alle sue necessità, lo hanno ricondotto in cella.
Pertanto il gip, in presenza del pubblico ministero e dell'avvocato Gabriele Carazza, ha rinviato l'interrogatorio.
Il magistrato ha comunque convalidato il fermo e applicato la custodia cautelare ritenendone sussistenti le esigenze di pericolo di fuga, il pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio.
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