Uno tsunami di fango e detriti ha sconvolto la serata di domenica 13 agosto di Bardonecchia, in alta Val di Susa. Una frana staccatasi a monte, probabilmente da un ghiacciaio a causa del maltempo, avrebbe infatti fatto esondare il rio Merdovine, il torrente che divide in due il Paese, portando fango sulle strade e danneggiando i ponti che si trovano in diversi punti dalla città (dalla Stazione al Comune fino al Borgo Vecchio). Proprio attorno ai ponti si sono soffsrmati i curiosi, tenuti a bada dai volontari della protezione civile. Le voci sui crolli di un ponte non hanno trovato riscontro, ma di certo a crollare sono stati i parapetti, che hanno reso impossibile il passaggio delle persone da un lato all'altro dei ponti se non con l'aiuto e sotto lo sguardo attento del.personale addetto e delle forze di polizia.
Panico e attimi di paura (chi era al cinema è stato fatto evacuare all'improvviso) e gli abitanti, residenti e villeggianti si sono riversati nelle strade. Subito si è messa in moto la macchina dei soccorsi, mentre si cercano eventuali dispersi che avrebbero potuto trovarsi sui ponti nel momento in cui il fiume è esondato. Ai cittadini che alloggiano in appartamenti al primo piano lungo il corso del fiume è stata data la possibilità di accamparsinal Palazzetto dello Sport, adattato per l'occasione.
Difficile anche raggiungere la stazione ferroviaria a causa di una fuga di gas, mentre gli accessi in entrata, così come i punti di uscita da Bardonecchia sono stati momentaneamente chiusi e riaperti solo in parte dopo la mezzanotte.
Incredibilmente al momento dell'arrivo dell'onda anomala di detriti, poco dopo le 22, a Bardonecchia nemmeno pioveva. C'era stato sí un temporale intorno alle 21 ma durato una decina di minuti. In paese per le strade c'era molta gente perchè proprio in quel momento si stava festeggiando in Borgo Vecchio la festa del patrono Sant'Ippolito.
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