Il Nazionale

Cronaca | 12 luglio 2023, 11:32

Il sindacato di polizia lancia l’SOS: “Persi centinaia di agenti, difficile garantire la sicurezza” [VIDEO]

Manifestazione del Silp-Cgil fuori dalle Prefetture: “La sicurezza non sia solo propaganda, il Governo sia concreto. A Torino situazione difficile, troppe poche assunzioni”

Il sindacato di polizia lancia l’SOS: “Persi centinaia di agenti, difficile garantire la sicurezza” [VIDEO]

Un SOS chiaro, netto. Lanciato fuori dal simbolo della legalità, la Prefettura di Torino. E’ un grido d’allarme quello lanciato dal Silp-Cgil, sindacato di polizia. “A Torino situazione sempre più critica, mancano centinaia di agenti: è difficile garantire la sicurezza”.

"La sicurezza non sia solo propaganda"

A parlare, prima di essere ascoltato dal Prefetto, è Tommaso Canelli, segretario provinciale Silp-Cigl: “Chiediamo l’attenzione del Governo su una criticità inarrestabile: nei prossimi tre anni perderemo più di 50.000 uomini. Una sofferenza per i poliziotti rimasti, costretti a lavorare di più e con uno straordinario pagato 7 euro lordi”. I problemi si ripercuotono inevitabilmente sui cittadini, sia in termini di sicurezza che per quanto riguarda gli aspetti amministrativi. Le code fuori dagli uffici passaporti e immigrazione lo testimoniano.

"Chiediamo un aiuto concreto al Governo"

Chiediamo un impegno concreto e serio, le difficoltà sono sempre di più. Abbiamo un contratto scaduto da 2 anni, il Governo ci vuole dare una tantum di 28 euro lordi: la vicinanza ostentata diventi una vicinanza concreta, al momento non sono previste assunzioni” ribadisce Canelli.

A Torino - a detta del sindacato - presidiare il territorio con il poco personale rimasto è diventato sempre più difficile. “Se ci riusciamo è per spirito di abnegazione dei colleghi che oltre l’orario lavorano con uno straordinario mal pagato o non pagato”. Nel capoluogo piemontese infatti mancano centinaia di agenti, di tutte le forze di polizia: “Ci si attendeva una attenzione maggiore”. 

Per il momento la sicurezza è rimasta solo una questione di propaganda.

Andrea Parisotto e Cinzia Gatti

Commenti