Il Nazionale

Cronaca | 05 luglio 2023, 07:57

Esselunga, gli oppositori al nuovo punto vendita "murano" l'accesso del supermercato di corso Bramante

Una barriera di calce e mattoni è stata costruita all'alba per impedire l'accesso ai fornitori: "Chi di cemento ferisce, di cemento perisce", lo slogan

Esselunga, gli oppositori al nuovo punto vendita "murano" l'accesso del supermercato di corso Bramante

Nuovo episodio di protesta, nelle scorse ore, contro la realizzazione di un nuovo supermercato Esselunga a Torino, in particolare nella zona del Parco Artiglieri da Montagna, vicino a Tribunale. E' successo quesrta mattina, quando alcuni attivisti hanno bloccato con alcuni mattoni l'accesso ai fornitori che avrebbero dovuto consegnare beni e merci al supermercato Esselunga di corso Bramante.
 
"Chi di cemento ferisce, di cemento perisce" è uno degli slogan con cui gli attivisti hanno poi rivendicato l'azione. E ancora: "Non abbiamo bisogno dell'ennesimo supermercato. Vogliamo il parco, non Esselunga".

Dito puntato, insomma, contro l'amministrazione comunale per una vendita dell'area che risale al 2013. "Il Parco copre un’area di 30 mila metri quadri di superficie verde in terra piena. E’ un terreno mai edificato e quindi fondamentale per l’assorbimento delle acque. Ospita decine di alberi ad alto fusto (querce, pruni, acacie), è dimora di specie animali stanziali urbane e tappa migratoria di molti volatili. Come tutte le aree verdi svolge un ruolo fondamentale nel sequestro e stoccaggio di CO2, ombreggiamento, evaporazione e traspirazione del suolo, contrasto al fenomeno delle isole di calore, pollinazione, produzione di ossigeno, conservazione di biodiversità, rimozione di inquinanti atmosferici (PM10, PM 2.5, NO2, CO, H2S) e riduzione dell’inquinamento acustico".

E ancora: "Torino ha raggiunto un consumo del suolo del 65%, di cui detiene il primato italiano. Nel solo 2021 sono stati cementifici circa 70 km quadrati di terreno, una media di 19 ettari al giorno". Ma il ragionamento, oltre che ambientale, si fa anche economico: "L’apertura di un supermercato in una città satura di centri commerciali e grosse catene della vendita di alimentari è un altro attacco al piccolo commercio, ai mercati, ai piccoli produttori e venditori diretti".

redazione

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