La Corte d'appello di Genova, sezione prima presieduta dal giudice Maria Meloni (giudice relatore Alessandro Farina), nelle vesti di procuratore generale Alessandro Bogliolo, ha confermato la condanna dell' imperiese Maurizio Massa difeso dall'avvocato Eugenio Aluffi, pur con una riduzione di pena a due mesi di reclusione rispetto al primo grado per la concessione delle attenuanti generiche per il delitto di animalicidio.
I fatti avvenuti a Imperia risalgono al dicembre 2016: Massa, il vicino di casa di Giuseppe Privitera, titolare di un agriturismo con fattoria didattica sulle colline di Oneglia aveva ucciso a sprangate Rufus dopo averlo inseguito e ferito.
Rufus, un maremmano incrociato con un pastore belga era stato ucciso, colpito più volte alla testa con una spranga di ferro fino a sfondargli la teca cranica.
"Il fatto importante -dice l'avvocato di parte civile Mauro Gradi che oltre alla famiglia Privitera patrocinava anche la Lega del Cane - al di là della pena, è la condanna per uccisione volontaria senza necessità, il cosiddetto 'animalicidio', delitto previsto dall'art. 544bis del Codice penale".
Rufus era una cane buono, capitava che litigasse con quello di Massa, attraverso le sbarre del cancello, ma non aveva mai fatto del male a nessuno. I bambini delle scuole che andavano in visita alla fattoria didattica lo adoravano.
Il cane Rufus era stato picchiato selvaggiamente e finito mentre cercava di mettersi in salvo.
Commenti