Per riparare le buche sulle strade di Torino ogni anno servirebbero circa 10 milioni di euro. Ma negli ultimi due anni il Comune è riuscito a stanziarne appena la metà. Nel 2022 infatti Palazzo Civico ha messo 4 milioni di euro per riempire e sistemare gli avvallamenti, mentre nel 2023 al momento sono disponibili sei milioni e 700 mila euro. A fare il quadro l'assessore alla Cura della Città Francesco Tresso, rispondendo ad un'interpellanza del vicecapogruppo di Torino Libero Pensiero Pino Iannò.
Duemila buche dopo il maltempo
Tresso ha spiegato che al momento "non esiste un censimento delle buche presenti sul territorio cittadino, anche perché la situazione evolve molto rapidamente". Per dare un'idea, a seguito dell'ondata di maltempo di maggio, nell’ultimo mese sono state tappate oltre 2.000 fessure. La Circoscrizione più colpita? La Otto (225 interventi fino alla scorsa settimana), a causa del territorio collinare che la contraddistingue. E poi la Circoscrizione 2 (180).
Auto con telecamere per mappare le buche
Ma Palazzo Civico, come ha spiegato l'esponente della giunta, sta ugualmente cercando di elaborare la "mappa delle buche". L'assessorato, grazie all'ausilio di automobili dotate di telecamere sul modello "Google Maps", sta verificando la situazione di strade e marciapiedi. "Con la
collaborazione del Politecnico, - ha aggiunto Tresso - stiamo facendo un rilievo del territorio attraverso “droni” (Digital Twin)".
I costi
Dal punto di vista economico, il costo del singolo intervento varia a seconda della tipologia dell’ammaloramento (buca, screpolatura, ragnatela, fessurazione, avvallamento, etc). Ad esempio, le squadre di pronto-intervento in azione sul territorio dopo le piogge delle scorse settimane hanno un costo di circa 4mila euro a settimana, pari ad 800 euro al giorno. Se si stimano 400 "rappezzi" quotidiani, ogni buca aggiustata costa ai torinesi 2 euro.
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