"La Torino Lione è un'opera partita da molto lontano, nella sua complessità: sono passati 4 presidenti della Repubblica in Italia e 12 presidenti del Consiglio". Così Maurizio Bufalini, direttore generale aggiunto Italia di Telt, ha aperto la presentazione agli industriali torinesi delle opportunità legate ai nuovi lavori della grande infrastruttura tra Italia e Francia. Quelli che, di fatto, trasformeranno la galleria in ferrovia. "Il 2023 è un anno di svolta, con l'affidamento del 100% del tunnel di base e la gara per l'attrezzaggio".
Una gara da 3 miliardi di euro
Arriva da lontano, insomma, ma adesso mette sul tavolo una gara per il cosiddetto "attrezzaggio tecnologico della tratta ferroviaria internazionale" che vale 3 miliardi. Materiale ferroviario, insomma, per realizzare il tunnel di base che sarà sviluppato nel cantiere CO12. Entro il 2024 le prime selezioni, quindi l'assegnazione della gara. Il cantiere entrerà in funzione tra il 2027 e il 2028, con la conclusione al 2032. "Il primo gennaio 2033 dovrebbe passare il primo treno", confida Bufalini. "Serviranno tecnologie avanzate e nuove professioni: non si tratta di un unico bando da 3 miliardi, ma tante assegnazioni separate".
Le proteste tra Italia e Francia
Non conoscono sosta però le critiche all'opera, ma Telt non sembra farsene un cruccio. "La fase della protesta di opposizione violenta sembra essere passata e possiamo dedicarci allo scavo invece che all'ordine pubblico. Qualcosa sta succedendo in Francia, ma con impatto molto inferiore alle aspettative".
Una situazione su cui sembra meno tranquillo il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo: "Le manifestazioni no tav continuano, purtroppo in maniera violenta: la nostra amministrazione è contraria e contrariata. La Tav è strategica per il nostro territorio: pensiamo che opportunità può essere per i torinesi andare a Parigi e Roma in 4 ore. Sono rammaricato su questi scontri, ma la posizione non può che essere di condanna".
Le imprese: "Abbiamo tutto ciò che serve"
Ma l'attualità fa rima con lavori e possibili commesse. "Parliamo di treni, ma anche di merci, export e persone - dice Angelo Cappetti, direttore generale di Unione Industriali Torino -: abbiamo tutte le competenze e il know how per poter fare la nostra parte".
"È impegno centrale perché i lavori della Torino-Lione torni a essere una parte quotidiana e sana del nostro Comune - aggiunge l'assessore comunale all'urbanistica, Paolo Mazzoleni -. Quando sarà pronta, questa sarà un'opera preziosa per le nostre imprese e il nostro territorio. L'Europa non è una cosa scontata e la Torino Lione è una delle opere che rende materiale questa dimensione".
"Torino e la città metropolitana vedranno investimenti senza precedenti su infrastrutture e mobilità - aggiunge Mazzoleni -, basti pensare che un quarto del valore dei lavori per la Tav equivalente a quanto abbiamo per fare la metro2. È una grande occasione".
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