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Sport | 14 giugno 2023, 18:19

Silenzio, parla Luis. Arcieri, Brase, penalizzazione, Pelligra, mercato, Ferrero: ecco le verità del "General"

Con una decisione improvvisa l'amministratore delegato della Pallacanestro Varese ha convocato la stampa cittadina per un'ora abbondante di colloquio. A partire dall'addio dell'ex gm, Scola ha toccato tutti gli argomenti: ecco cosa ha detto

Silenzio, parla Luis. Arcieri, Brase, penalizzazione, Pelligra, mercato, Ferrero: ecco le verità del "General"

Arcieri? «Siamo contenti per lui e non c’è nessun dramma: ora andremo avanti con le risorse interne e vedremo se ci sarà bisogno di qualcun altro». Brase? «È il nostro allenatore… fino al trenta giugno». Gli australiani? «Accordo già fatto. Ma la burocrazia è lenta. E i loro soldi arriveranno solo quando entreranno formalmente». Penalizzazione? «Esagerata, ma la pagine è chiusa». Coppe? «Meritiamo di farle».

Silenzio, parla Luis. A sorpresa, due giorni dopo la notizia dell’addio di Michael Arcieri per Trieste, l’amministratore delegato di Pallacanestro Varese ha voluto convocare per la prima volta quest’anno i giornalisti varesini. E ha parlato. 

Di tutto.

Arcieri

«Siamo molto felici per lui e per noi: ha seguito la sua ambizione e noi siamo contenti che questo succeda. Vale per Mike, per Caruso che andrà a fare l’Eurolega, per Galbiati. Da una parte sarebbe ipocrita non capire questa ambizione, dall’altra, se le altre squadre cercano chi lavora qui, significa che stiamo facendo bene, che il percorso è ottimo, che siamo su una strada di sviluppo. Quando finirà questa strada? Quando arriveremo al massimo, cosa che probabilmente non accadrà mai, perché ci sarà sempre una NBA e probabilmente un Eurolega con cui sarà difficile competere».

«Non ci sono stati contrasti: lui è semplicemente salito di grado. Qui in Pallacanestro Varese crediamo nell’orizzontalità, in cui ognuno è importante, ognuno gioca il proprio ruolo, nessuno è indispensabile. All’interno di questa orizzontalità, nella quale io cerco di lasciare tutto lo spazio ad altri e di evitare il più possibile il mio nome, però, non può non esserci un minimo di verticalità».

«Cosa accadrà ora? Niente panico, siamo tranquillissimi: ripeto che crediamo in una struttura orizzontale in cui nessuno è indispensabile. Il club non si può rompere se qualcuno se ne va via. Il fatto che non ci sia più Mike qualche problema lo crea, ma le idee vanno avanti. Un sostituto? Oggi, senza Arcieri, Matteo Jemoli avrà più lavoro, Max Ferraiuolo avrà più lavoro e io avrò più lavoro. Il nostro obiettivo è sviluppare le risorse interne, prima di tutto, Se poi valuteremo che ci sarà bisogno di un’altra persona per rinforzare le basketball operation, la cercheremo. Ma non è una cosa che si fa in una settimana».

Matt Brase

«La sua possibilità di uscita scade il 30 giugno e per ora è il nostro allenatore. Non possiamo controllare il mercato, né la NBA. Matt ha il contratto e a oggi non c’è arrivata nessuna richiesta. Però, sappiate che nemmeno Matt rimarrà qui dieci anni. E se andasse in NBA saremmo contenti per lui. È il nostro obiettivo quello di far sì che qualcuno che sta da noi diventi un giorno troppo bravo per noi. Magari un giorno questo accadrà meno perché saremo saliti di livello».

Caso Tepic

«Crediamo che la penalizzazione sia stata esagerata, ma non voglio criticare o essere aggressivo. Noi crediamo che un errore amministrativo vada penalizzato amministrativamente. Abbiamo fatto ricorso, non abbiamo ottenuto un grande risultato ma ci siamo salvati. E poi abbiamo accettato quello che è successo e sistemato ciò che noi sapevamo di dover sistemare al nostro interno». 

Vittorelli? Non posso rivelare di ciò che è avvenuto dentro al cda, rimangono questioni private. Chiaramente lui è stato l’individuo più incolpato della situazione, ma solo perché era il presidente. Sta nelle regole, sta nella responsabilità oggettiva. L’uscita dal cda era già decisa, era nell’accordo con il gruppo Pelligra che cin fosse un cda nuovo con tre componenti nostra espressione, tre componenti loro espressione e un presidente indipendente che abbiamo deciso che fosse Toto Bulgheroni, che qui dentro è l’unico indispensabile. Ora voltiamo pagina: abbiamo perso tempo e risorse per questa cosa».

Gruppo Pelligra

«L’accordo è già deciso, già perfezionato. Da tempo. I tempi burocratici, però, non si sono ancora esauriti e avrei sperato fossero più corti, quindi non posso sapere quando li annunceremo e quando quindi entreranno effettivamente nella proprietà e nel consiglio d’amministrazione. Il loro contributo? Partirà solo quando tutti i passaggi formali saranno completati, prima con una sponsorizzazione, poi da Partners».

Il naming del palazzetto

«Avevamo trovato uno sponsor che aveva quasi firmato, ma poi non l’ha voluto fare. Ora lo abbiamo proposto al gruppo Pelligra, ma non è l’unica soluzione che abbiamo proposto loro. Siamo molto attivi nella ricerca delle sponsorizzazioni. Per noi il nuovo palazzetto dovrà essere molto più che una palestra, dovrà funzionare, essere produttivo di reddito anche se la squadra perderà. E gli investimenti su di esso avranno un peso nel budget»

Coppe europee

«Abbiamo fatto una “Application” per la Basketball Champions League, entro il 28 giugno ci sarà probabilmente l’annuncio ufficiale. Pensiamo di meritare sia a livello sportivo che organizzativo di partecipare a una coppa europea».

Se la partecipazione alla BCL, fatto apllicazione, chiesto opportunità, chiediamo che meritiamo sportivamente e a livello organizzativo di giocare la cha mpions. Poi decideeranno loro, il 28 annuncioo ufficiale?

Openjobmetis

«Hanno detto pubblicamente e anche a noi privatamente che rimarranno. Con loro non firmiamo mai a giugno, ma sempre più avanti. Per loro sarebbe il decimo anno: nel caso festeggeremo a dovere. In ogni caso non ci fermiamo nella ricerca degli sponsor».

Mercato e Giancarlo Ferrero

«Non aspetteremo la conferma di Brase per fare il mercato, ma è anche vero che a Giugno i giocatori non si “compromettono”. Caruso in prestito? Non parlo di coloro che non sono più nostri giocatori. Reyes? Idem. Ferrero? Abbiamo un’uscita entro il 30 giugno e non è detto che il rapporto con lui finisca quel giorno. Valuteremo, parleremo. Giancarlo non è solo il nostro capitano, ma è anche una persona importante, per me anche per un futuro societario. Non siamo interessati a lui solo come giocatore».

Il percorso fin qui

«Io sono felice di quanto fatto. Quando sono arrivati tutti volevano andare via, trovare un giocatore era impossibile, non avevamo un settore giovanile, avevamo una squadra piena di problemi, non c’erano investori. Oggi abbiamo fatto 12 sold out di fila, abbiamo un settore giovanile, abbiamo investitori stranieri, ci cercano i giocatori, ci cercano i giovani, abbiamo un allenatore che un giorno sarà capo allenatore in NBA… Penso siano tutti segnali positivi. Ma c’è ancora tanto da fare».

Fabio Gandini

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