Il Nazionale

Cronaca | 09 giugno 2023, 07:20

Uccise la sorella, si apre questa mattina il processo nei confronti di Alberto Scagni

Scagni è imputato con le accuse di omicidio premeditato pluriaggravato e porto abusivo di armi

Uccise la sorella, si apre questa mattina il processo nei confronti di Alberto Scagni

Si apre questa mattina in Corte d'Assise il processo a carico di Alberto Scagni, il 43enne che il primo maggio del 2022 aveva ucciso la sorella Alice sotto casa, con una ventina di coltellate. Scagni è imputato con le accuse di omicidio premeditato pluriaggravato e porto abusivo di armi.

Durante l'udienza preliminare il gip Matteo Buffoni aveva respinto l'istanza dell'allora avvocato di Alberto, Maurizio Mascia che chiedeva per il suo assistito un processo con rito abbreviato che si svolgerà invece con rito ordinario. Il giudice aveva inoltre respinto di un'integrazione dei quesiti peritali riguardo alle aggravanti contestate nei confronti di Scagni. Per il perito della procura Scagni è seminfermo di mente, ma capace di sostenere un processo, tesi contestata dalla famiglia, assistita dall'avvocato Fabio Anselmo, secondo cui Scagni sarebbe totalmente incapace di intendere e di volere.

Parallelamente al processo nei confronti di Alberto Scagni, presto potrebbe aprirsene un altro nei confronti di due poliziotti e di una dottoressa del centro di salute mentale. L'inchiesta è quella bis e riguarda gli allarmi inascoltati.

Da subito infatti Graziano Scagni e Antonella Zarri, genitori di Alice e Alberto, hanno accusato questura e Asl di aver ignorato le minacce di Alberto Scagni che poche ore prima di compiere il delitto lo aveva annunciato. In queste ore è emerso che Antonella Zarri dal 10 marzo al 28 aprile avesse effettuato 63 telefonate al centro di salute mentale. Il primo maggio Graziano e Alberto si erano sentiti al telefono. L'audio della telefonata in cui si sente Alberto minacciare tutta la famiglia è stato reso noto dai genitori. Lo stesso giorno Graziano Scagni chiamò la questura per chiedere un intervento, che però, purtroppo per Alice, non arriverà mai.

Francesco Li Noce

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