Sarebbe facile dire “Barriera di Milano terra di nessuno”, ma non sarebbe vero. Perchè alcune zone del quartiere in Circoscrizione 6 appartengono a pusher e a quella criminalità organizzata che nel tempo è stata capace di comprarsi case, alloggi, negozi. E far diventare il quartiere una piazza di spaccio.
Lo spaccio è continuo, dal mattino alla sera. Soprattutto in corso Palermo, dove nemmeno la telecamera fatta installare di recente ferma i pusher. Il via vai di tossicodipendenti è incessante e porta con sé altri problemi. Furti e rapine sono all’ordine del giorno. L’ultima, questa mattina, ai danni dell’ occhialeria torinese: un ragazzo è entrato, ha rubato un paio di occhiali da 140 euro e si è dileguato. Il negoziante non denuncerà, perché prevale lo scoramento: “Sono qui da 15 anni ed è sempre peggio, specie negli ultimi cinque anni. Non denuncio, perderei ore e al ladro non accadrebbe nulla”.
Chi non si arrende, chi non accetta il degrado imperante, sono i 486 cittadini che hanno firmato una petizione per chiedere di risolvere la questione sicurezza in tutta la Circoscrizione 6. “Non riusciamo più a vivere in sicurezza anche le più banali azioni quotidiane: lavorare, far la spesa, una passeggiata”.
La richiesta è tanto chiara quanto perentoria: un presidio maggiore del territorio, limitazioni notturne agli esercizi commerciali. “Ci sono parrucchieri aperti alle 2 di notte, negozi che continuano a vendere alcolici: è normale che poi si generi il caos” spiega un residente. La sua casa, un alloggio di 100 metri quadrati si è totalmente svalutata: nonostante il valore di mercato si aggiri tra i 150.000 e i 200.000 euro, il suo appartamento può essere messo in vendita a 60.000 euro circa. Non di più. È così che la mala vita, qui d’origine straniera, si è comprata Barriera di Milano: acquistando alloggi a poco, per poi subaffittarli a gruppi di 15 persone che vivono ammassate in spazi angusti. Un vero e proprio racket degli alloggi.
“Come Circoscrizione abbiamo fatto tanto, per cercare di dare speranza. Ma non basta. Non parlo per ideologia: qui il cittadino non riesce a vivere” racconta Valerio Lomanto, presidente della Circoscrizione 6. Tanto è stato fatto, ma i pusher controllano ancora il territorio. “Servono più controlli negli stabili e la chiusura delle attività commerciali di notte. E poi c’è il discorso legato al vigile di quartiere: qui non si è mai visto” conclude Lomanto.
I residenti, oltre alla situazione fuori controllo in corso Palermo e vie limitrofe, segnalano problemi anche all’ex Manifattura Tabacchi, in Barca e Bertolla, via Puglia, via Damiano Chiesa. I problemi? Quelli noti a tutti: spaccio, risse, degrado, abbandono di rifiuti, prostituzione.
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