Il Nazionale

Cronaca | 30 maggio 2023, 15:18

Sanremo: a Coldirodi esplode la protesta per l'antenna 5G e strada bloccata, le risposte del Comune (Foto)

Residenti su tutte le furie mentre da palazzo Bellevue vengono fornite le motivazioni per cui l'impianto viene installato

Sanremo: a Coldirodi esplode la protesta per l'antenna 5G e strada bloccata, le risposte del Comune (Foto)

“Il Comune non è rimasto affatto insensibile ma ha preso seriamente in considerazione le problematiche sollevate dai privati, muovendosi nelle maglie strette di un tessuto  normativo sbilanciato a favore degli operatori di telecomunicazioni”.

Sono le parole dell’Amministrazione comunale di Sanremo in risposta alle proteste di vari comitati sorti nell’ultimo periodo di installazione delle antenne di telefonia mobile, l’ultima delle quali in frazione Coldirodi.

Nel frattempo alcuni residenti della zona hanno occupato parte della strada con cassonetti dell’immondizia, contestando l’installazione dell’antenna e anche il peso del camion utilizzato per la stessa. Nel primo pomeriggio è intervenuto direttamente sul posto anche il Sindaco, Alberto Biancheri.

“Gli uffici – prosegue l’Amministrazione - si sono prontamente attivati al fine di individuare, pur con una facoltà decisionale limitata, un punto di equilibrio tra il corretto sviluppo tecnologico del paese e la salvaguardia di altrettanto pregnanti interessi pubblici correlati in primis alla salute delle persone, al territorio, all’ambiente, al paesaggio. Proprio per questo era stato previsto, con una delibera di Consiglio del 29 luglio scorso, la sospensione di tutte le nuove istanze di autorizzazione, in attesa dell’approvazione del ‘Piano Antenne’, per un periodo di 8 mesi dalla data di adozione della stessa deliberazione consiliare”.

“In relazione a quel provvedimento non sarebbe stato possibile installare l’antenna che oggi è comprensibilmente contestata dai residenti di Coldirodi – va avanti palazzo Bellevue - poiché si sarebbe dovuto adottare la soluzione della coubicazione venendo in rilievo una distanza inferiore a 100 metri. La delibera consiliare, però, è stata sospesa dal Tar, su ricorso promosso dal gestore di telefonia mobile contro il provvedimento di sospensione della propria domanda di autorizzazione. A seguito di questa pronuncia del giudice gli Uffici sono stati obbligati a dar seguito alla procedura amministrativa che è poi sfociata nell’adozione  del titolo abilitativo oggi contestato dai residenti”.

“Nell’ottica di tutela delle istanze manifestate dai comitati, e più in generale in una prospettiva di protezione delle esigenze dalla collettività, l’Amministrazione se n’è fatta carico introducendo delle norme nel ‘Piano delle Antenne’, ora in fase di approvazione, che sono finalizzate anche a intervenire su realtà già esistenti. In particolare  si fa riferimento all’art. 4, co.1, lett. a), il quale prevede la pratica della ‘coubicazione’ (già prevista nella deliberazione consiliare poi sospesa dal TAR Liguria) per le postazioni già occupate da impianti per la telefonia mobile alla data di decorrenza del Regolamento, la quale deve essere considerata obbligatoriamente quando, entro un raggio di 150 mt, siano presenti altre postazioni radio base. In questa prospettiva di tutela si collocano altre disposizioni tra cui l’art. 12, che introduce azioni di risanamento”.   

Carlo Alessi

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