È caccia a un suv passato pochi minuti prima del tragico investimento in corso Magenta dello scorso 13 marzo, costato la vita al promoter Vincenzo Spera, travolto da una Vespa guidata dal diciottenne L.P. Indagato per omicidio stradale.
Il passaggio dell'auto è stato immortalato da una telecamera di sorveglianza, ed è stato confermato da un testimone dell'incidente passato in scooter tra il suv e la Vespa che ha investito Spera.
Il suv, secondo quanto ricostruito dal consulente dell'indagato, l'Ing. Michele Troilo, sarebbe transitato sulle strisce proprio quando Spera si trovava sul ciglio della strada pronto a impegnare l'attraversamento. L'auto non si sarebbe però fermata, così il promoter ha attraversato proprio nel momento in cui è arrivata la Vespa che lo ha travolto. La pm Patrizia Petruziello ha dato mandato al consulente Marco Sartini di stabilire se Spera, nel caso in cui il si fosse fermato, sarebbe riuscito ad attraversare la strada senza essere travolto dalla Vespa.
Perché è importante trovare il conducente del suv?
Una recente modifica al Codice della Strada, nel dettaglio la legge 156 del 2021, stabilisce che "in prossimità delle strisce pedonali gli automobilisti dovranno dare la precedenza non solamente ai pedoni che risultino aver principiato l'attraversamento delle corsie, ma anche a quelli che risultano in procinto di farlo".
La procura in quel caso potrebbe ipotizzare un concorso di responsabilità che potrebbe alleggerire la posizione del giovane, anche se il conducente del suv rischierebbe solamente una sanzione amministrativa, ma potrebbe essere chiamato a partecipare al risarcimento richiesto dalla famiglia di Spera. Su questo fronte, la Vespa che ha investito Spera era sprovvista dell'assicurazione e questo complica non poco la posizione non solo penale, ma anche amministrativa del giovane indagato.
Trovare il conducente del suv non sarà comunque impresa facile. A meno che lo stesso non si riconosca leggendo questo articolo, al momento in mano agli inquirenti c'è solamente un fotogramma che non ritrae la targa del mezzo. La pm Petruzziello tuttavia ha disposto che vengano messe a disposizione le celle telefoniche che hanno agganciato i telefoni presenti quella sera in zona.
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