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Sport | 30 aprile 2023, 11:26

Varese-Scafati, la salita più dura e ingiusta in un palazzetto pieno d'amore

Oggi pomeriggio alle 17.30 la Openjobmetis si gioca una salvezza con la quale non c'entra nulla, in quello che sarà anche l'addio anticipato a Masnago. Johnson ha un risentimento muscolare: quanto potrà dare (insieme a Reyes)? Il BSN scrive a capitan Ferrero e alla squadra: «Siamo un cuore solo, con voi fino alla fine»

Varese-Scafati, la salita più dura e ingiusta in un palazzetto pieno d'amore

Ci sarà un palazzetto ancora una volta tutto esaurito e colorato di rosso ad attendere l'ultima fatica interna stagionale della Pallacanestro Varese.

Contro Scafati (palla a due ore 17.30), proprio in un finale di campionato che avrebbe dovuto essere diverso, ci sarà di fronte la salita più dura, più terribile (in palio la salvezza: con una vittoria biancorossa e una contemporanea sconfitta di Reggio Emilia o Trieste sarebbe aritmetica, altrimenti bisognerà attendere ancora una settimana), più ingiusta, più commovente se si pensa che sarà un addio anticipato a una squadra che ha fatto trepidare di passione una città intera, restituendole divertimento, orgoglio e appartenenza.

Ieri, ai margini dell'allenamento, degli emissari de Il Basket Siamo Noi, hanno fatto consegnare a capitan Giancarlo Ferrero una lettera da leggere in spogliatoio. Un ultimo atto d'amore e di vicinanza a rappresentare il sentimento di tutti i tifosi.

Ecco il testo:

Caro capitano,

è un po' che non ti scriviamo ma abbiamo tante cose da dirvi e vogliamo che tu possa scegliere il momento giusto per "ascoltarle" e condividerle.

Credevamo di avere più tempo, speravamo che fosse molto di più, a dire la verità...

E invece siamo già arrivati all'ultima partita in casa di questa stagione, che ci ha talmente sorpresi ed entusiasmati da farci desiderare che non finisse mai!

Quest'anno per noi è stato davvero incredibile... insieme abbiamo lottato senza risparmiarci, insieme ci abbiamo creduto e siamo cresciuti, imparando ad ottenere il meglio gli uni dagli altri, in una sintonia pazzesca tra il campo e gli spalti... 

Chissà se anche voi avete avuto la sensazione, in certi momenti, che a battere fosse un cuore solo... Forte e veloce come il vostro ritmo in campo, potente e assordante come il boato dei 5000 di Masnago! 

E chissà se poi, un paio di settimane fa, anche il vostro cuore, come il nostro, si è fermato per un attimo, se vi si è annebbiata la mente e svuotata all'improvviso l'anima, per quel colpo arrivato senza preavviso e senza nessuna possibilità di schivarlo. Chissà se anche voi siete rimasti tramortiti, cercando la forza per rialzarvi, recuperare l'equilibrio e continuare a guardare avanti e oltre...

Quando si vivono insieme emozioni di questo tipo, pare impossibile che si arrivi alla fine. E ancora di più sembrerà folle, permettersi di fare richieste laddove si dovrebbe solo ringraziare.

Eppure noi un desiderio lo vogliamo ancora esprimere, proprio a fronte di quello che abbiamo vissuto insieme finora.

Vogliamo che domenica sia un'altra partita speciale e indimenticabile; desideriamo che al palazzetto ci siano solo grinta, tenacia, convinzione e sfacciataggine! Vogliamo che quello che accade in campo faccia dimenticare tutto il resto. Ma soprattutto vogliamo vedere l'impegno l'onore e l'orgoglio di questa Varese che ci ha fatto innamorare, credere e sognare, così che ripensando a questa stagione non ci resti nient'altro che questo e ognuno di voi da ricordare.

State certi che noi saremo con voi fino alla fine, un popolo intero, un cuore solo!

La squadra

I mali, purtroppo, non vengono mai da soli: Varese dovrà affrontare in emergenza l'importante match contro i campani. In settimana Jaron Johnson è stato vittima di un risentimento muscolare: oggi ci sarà, perché lui vuole giocare come del resto Justin Reyes (che ha dato disponibilità a una riattivazione d'emergenza), ma non si può quantificare al momento quale possa essere il contributo di entrambi, né se davvero ci potrà essere.

Sarà durissima.

Gli avversari

Salvezza a un passo, ma non ancora matematica per la Givova Scafati, che ha un solo punto in più in classifica della Openjobmetis, nuova classifica alla mano. I gialloblù, per retrocedere, dovrebbero perdere entrambe le due partite rimanenti e, contemporaneamente, tutte e tre le squadre a 20 punti dovrebbero fare il bis di vittorie.

Pino Sacripanti è il terzo allenatore della stagione dei campani, subentrato il 14 febbraio al dimissionario Attilio Caja, subentrato a sua volta ad Alessandro Rossi a novembre 2022. Lo score dall’arrivo dell’ultimo coach è di quattro vinte e cinque perse, passo che ha permesso alla Givova di uscire dalle zone pericolosissime della classifica.

Questo anche grazie a un roster continuamente oggetto di aggiustamenti: sono 19 i giocatori utilizzati da Scafati dall’inizio della stagione, e addirittura 24 quelli mandati a referto.

Undici le vittorie totali fin qui raccolte dai gialloblù, cinque in meno di Varese. Tre di queste sono giunte nelle ultime quattro (unica sconfitta contro la capolista Virtus), cosa che ha definitivamente sollevato dal fondo classifica la squadra.

Cifre alla mano, Scafati è una squadra che può contare su dei singoli di un certo valore. A partire da David Logan, che ha dimostrato domenica, ancora una volta, che tipo di giocatore sia ancora, offrendo uno spettacolo balistico: 31 punti con 9 triple a segno, in uscita dalla panchina. A oggi è il miglior marcatore della squadra, e il secondo del campionato a 17,6, davanti a Colbey Ross.

Altro giocatore di grande talento è Julyan Stone, bicampione d’Italia con la Reyer nel 2018 e nel 2019, e che a 34 anni è in un periodo non esente da qualche acciacco fisico, ma rimane il terzo assistman del campionato, dietro sempre al numero 4 della Openjobmetis.

Il pivot di fiducia di coach Sacripanti è il miglior rimbalzista della LBA: Trevor Thompson, che tiene una media di 8,2 carambole a uscita e che va in doppia cifra di rimbalzi da quattro partite consecutive.

Il quintetto è completato dall’ex biancorosso Stan Okoye, voluto a Scafati proprio da Caja; Clevin Hannah, guardia tiratrice da ben il 53% da tre; e Kruize Pinkins, ala da 12,6 punti e 6,4 rimbalzi a partita.

Che Scafati sia un’ottima squadra a rimbalzo si è capito: è quinta per percentuale di quelli presi rispetto a quelli a disposizione. Aspetto che i campani vorranno sicuramente sfruttare, a fronte anche del deficit della Openjobmetis nella statistica (penultima).

La batteria di italiani comprende la bella sorpresa Riccardo Rossato, alla quinta stagione a Scafati, e alla prima nel massimo campionato. A ventisei anni, il veneziano sta dimostrando di poter essere un giocatore di rotazione, sfiorando la doppia cifra di punti e il 40% da tre. Altri azzurri sono il playmaker Matteo Imbrò e il “varesino” Fabio Mian, prodotto delle giovanili biancorosse.

Scafati è penultima nel pace, è decima nell’offensive rating e nona nel defensive rating. Ma se il suo ritmo non è lo stesso della Openjobmetis, lo è l’arma principale: il 48% dei tiri dei gialloblù è da tre, ed è l’unica che fa più del 47% di Varese.

Dove Scafati è nettamente prima, è la percentuale dei canestri assistiti: nel 69% dei casi i campani segnano dopo un passaggio vincente.

 

OPENJOBMETIS VARESE - GIVOVA SCAFATI (Palasport Lino Oldrini, h 17.30)

OPENJOBMETIS VARESE: 4 Ross, 8 Woldetensae, 10 De Nicolao, 12 Reyes, 13 Librizzi, 18 Virginio, 21 Ferrero, 22 Brown, 30 Caruso, 41 Owens, 92 Johnson. All.: Brase.

GIVOVA SCAFATI: 5 Okoye, 7 Imade, 9 Mian, 11 Hannah, 12 Pinkins, 13 De Laurentis, 18 Rossato, 24 Imbrò, 32 Thompson, 38 Tchintcharauli, 40 Logan, 00 Stone. All.: Sacripanti.

Arbitri: Mazzoni, Lo Guzzo, Nicolini.

Lorenzo D'Angelo e Fabio Gandini

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