"Giù le mani dai nostri figli e dalle nostre figlie". È questo lo slogan con cui Famiglie Arcobaleno e Torino Pride hanno organizzato per venerdì un presidio contro lo stop alle trascrizioni anagrafiche dei bambini nati da coppie omogenitoriali. L'appuntamento è fissato alle 18.30 davanti alla Prefettura, in piazza Castello.
"Sindaci continuate le trascrizioni"
"Scendiamo in piazza - spiegano i promotori - per chiedere, in attesa di una legge nazionale, ai sindaci di continuare a iscrivere e trascrivere i nostri figli. Nei Comuni non possono esistere bambini/e di serie 'a' e di serie 'b', perché i diritti sono uguaglianza: diversamente si chiamano privilegi". "I nostri figli e figlie non possono aspettare. Chiediamo che ai bambini/e con due genitori dello stesso sesso sia garantito ora, e non un domani, quel diritto all’identità e alla non discriminazione che la “Convenzione delle Nazione Unite sui diritti dell’infanzia” dovrebbe garantire".
Biro come simbolo
Famiglie Arcobaleno e Torino Pride invitano i partecipanti a portare una penna. Durante la manifestazione la biro verrà alzata al cielo, stringendola in un pugno, "a simbolo di quelle firme mancanti che rendono i nostri figli e figlie meno uguali degli altri". All'evento parteciperà la parlamentare del M5S Chiara Appendino, prima sindaca in Italia a registrare dal 23 aprile 2018 i figli di coppie gay e lesbiche. E anche Appendino, in questi mesi, ha più volte ribadito la necessità che i primi cittadini vadano avanti con le iscrizioni anagrafiche dei bambini di coppie omogenitoriali.
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