Samuele e Matteo, 2 e 6 anni, tanta garra e tanto entusiasmo sia nel gesto tecnico che atletico, giocano a hockey sotto i portici di piazza Monte Grappa.
Il disco viaggia che è una meraviglia, sotto gli occhi dei genitori e di tutti gli astanti in attesa dei campioni di tutto. Non sappiamo come sia finito il match, ma una cosa di certo l’abbiamo capita: l’hockey ha riconquistato questa città.
Grazie Mastini: questo il sentimento che ha invaso questa sera piazza Monte Grappa, nella serata dell’orgoglio giallonero che ancora - a distanza di giorni dalla gara 7 che ha regalato il titolo dell’IHL - serpeggia nelle vie, nelle anime, nei volti pieni di gioia di un piccolo mondo diventato, anzi ritornato, grande.
A dimostrarlo le centinaia di persone convenute in centro a Varese a partire dalle 18.30, tra musica, la brillante conduzione dal palco di Federico Pisanti e Roberto Rizza e gli interventi di protagonisti e istituzioni, dall’uomo della macchina del ghiaccio Luca e dalla famiglia Ferrario a Matteo Cesarini, dall’assessore allo Sport di Varese Stefano Malerba al ds che ha costruito la squadra del miracolo, Matteo Malfatti, e naturalmente al presidente Carlo Bino. Presenti in piazza ad applaudire anche il sindaco Davide Galimberti e il vicesindaco Ivana Perusin.
I re del campionato e della Coppa Italia si presentano pochi minuti prima delle 20, accolti dal tripudio della gente. A uno a uno, dal paratutto Rocco Perla a Daniele Odoni, salgono sul palco, in un momento di grande emozione che però è solo un antipasto. A un certo punto proprio Bino, insieme ai cuori gialloneri Vise e Gigi, fa volare lassù i palloncini gialloneri per l’Arcobaleno di Nichi, per Erika Gibellini, per Marino Teruggia, per Marco Fiori, rispettando la promessa di inizio campionato, e per l'indimenticabile Fiorenza Zanchin, penna e cuore giallonero. E così, l’urlo “campioni campioni” è arrivato anche al cielo, dove in effetti doveva arrivare anche grazie ai gol di Franchini (coppa), Schina e Drolet (campionato) che hanno fatto la storia portati nelle case e nei cuori di tutti da "the voice" Max Airoldi, la voce degli Indimenticabili.
Il tutto sotto una Camera di Commercio che, grazie al segretario generale Mauro Temperelli, cuore giallonero, è stata addobbata con una grande bandiera e illuminata a giorno, in entrambi i casi dai colori di una squadra che è arrivata dove merita.
Alla festa mancava solo coach Claude Devèze, vincente per eccellenza, che ha sciolto il voto di ricongiungersi alla famiglia subito dopo il trionfo.
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