Pura follia: il Varese buca sul traguardo dopo essere stato sul 3-0 e sul 4-1, così uno scatto fenomenale del Pergine brucia i Mastini all'overtime, tra rimonte epocali ed errori mai visti. Serie sull'1-1, si ricomincia da zero giovedì sera all'Acinque Ice Arena. La strada per la finale è ancora lunga: ora vediamo chi la vuole e la merita davvero.
Che il Pergine fosse imprevedibile e indistruttibile lo sapevamo, altrimenti non avrebbe già battuto due volte su cinque il Varese prima di stasera, né avrebbe centrato la qualificazione alla semifinale dopo essersi fatto infilzare due volte dal Dobbiaco (dal 2-0 al 2-2 nella serie), prima di spazzarlo via in gara 5 quando l'inerzia e la forma sembravano essere scivolati dall'altra parte del ghiaccio. Ma l'istinto vincente no.
Che il Varese prima o poi potesse ricadere contro i trentini, che mal sopporta, era altrettanto possibile. In questo modo, però, no. Non chinando il capo al fenomenale orgoglio trentino ma, soprattutto a causa di errori difensivi mai così numerosi e decisivi, anche se in un playoff dopo mesi di vittorie basta rifiatare un attimo o credersi già vittoriosi per rovinarsi.
Dev'essere andata così ai Mastini, sostenuti da cinquanta splendidi tifosi, se a fare la differenza in una partita mozzafiato sono stati alcuni scricchiolii difensivi inusitati, dall'ultimo all'overtime (Drolet regala il disco, Perla il gol vittoria del 5-4 a Foltin dopo 42 secondi), a quelli precedenti sulla doppietta di Meneghini che riapre la partita dal 4-1 al 4-3, ma forse l'emblema è la penalità di Desautels che lascia ingenuamente i suoi con l'uomo in meno a fine partita e a inizio supplementare. Come dicevamo: cose mai viste.
Più Meneghini che varesini
Meneghini, un giocatore fatto di puro orgoglio, con una doppietta riapre tutto nel terzo periodo (3-4) su un pasticcio di Desautels che non s'intende con Perla, così come era nato da un'altra indecisione il gol del 2-4 che aveva messo il capitano solo davanti alla porta per il 2-4, prima che Valorz completasse l'operazione rimonta dopo una magnifica azione: 4-4. Perla senza bastone salvava comunque i suoi e diceva no a un 2 contro 0 del Pergine, prima che Mazzacane avesse inutilmente sul bastone il tiro del 5-4.
Luna park a Varese. Ma anche a Pergine
Arriva il Luna Park a Varese, ma anche a Pergine e il secondo periodo ne è l'emblema con una partita a briglie sciolte, ritmi vertiginosi e occasioni a raffica: a un Perla superlativo risponde un Rigoni che torna a fare il Rigoni, tra salvataggi miracolosi e il disco che schizza come una pallina da ping pong di qua e di là. Michael Mazzacane da solo davanti a Rudy Rigoni e poi Foltin a tu per tu con Perla, a distanza di pochi secondi nella stessa azione, rappresentano l'immagine del match. Marcello Borghi, il castigatore, allunga sul 4-1 ma causa penalità di Schina - una di quelle penalità di Schina che fanno urlare di rabbia per un "tic", in questo caso colpo di bastone, casuale e improvviso - permettendo a Meneghini, grande capitano trentino, di riaprire la sfida (4-2).
Perla batte Rigoni
Un primo periodo pirotecnico e con moltissime occasioni viene deciso, stavolta, dal duello vinto dal numero 1 giallonero Rocco Perla su quello di casa Rudy Rigoni: sono 11-9 i tiri verso la porta a favore del Pergine ma è 3-1 il parziale giallonero grazie a un avvio vertiginoso con Michael Mazzacane che tocca il diagonale di Tilaro e mette il disco in gabbia dopo nemmeno 2 minuti grazie a una mezza distrazione del portierone trentino, semieroe di gara 1, prima di lasciare la scena a un paio di grandi parate di Big Rocco e all'uno-due di Drolet (2-0) e Marcello Borghi in contropiede (3-0). Un errore difensivo del Varese mette poi due giocatori trentini davanti alla gabbia con il killer Foltin che, facilmente, riapre la gara.
Mancavano Raimondi e Alex Bertin (al suo posto Garber dall'Aosta), mentre giovedì sera all'Acinque Ice Arena ci saremo tutti (clicca QUI per la prevendita online). Feriti, arrabbiati: c'è da prendere esempio dalla quarta linea e da Pietro Borghi, Odoni e Privitera, ma anche da Erik Mazzacane, duri a morire quanto lo è stato il Pergine stasera. Vi vogliamo così.
Pergine-Varese 5-4 all'overtime (1-3, 1-1, 2-0, 1-0)
Reti: 1'36" M.Mazzacane (Schina, Franchini) in sup. 0-1, 8'18" Drolet (Schina, M.Mazzacane) 0-2, 14'29" M.Borghi 0-3, 15'49" Foltin 1-3; 36'10" M.Borghi (Vanetti) in sup. 1-4, 37'48" Meneghini in sup. 2-4; 46'28" Meneghini 3-4, 52'16" Valorz 4-4; 60'42" Foltin 5-4.
Pergine: Rigoni (Zanella); Franza, Gamper, Meneghini, Viliotti, Bitetto; Ambrosi, Becker, Valorz, Sanvido, Foltin; Reffo, Ghizzo, Flessati, Andreotti, Mocellin; Marano. Coach: Andrea Ambrosi.
Varese: Perla (Mordenti); Schina, Desautels, Piroso, Vanetti, M.Borghi; Garber, Drolet, Franchini, M.Mazzacane; E.Mazzacane, Belloni, Cordiano, Tilaro, Allevato; P.Borghi, Odoni, Privitera. Coach: Claude Devèze.
Arbitri: Andrea Benvegnù, Fabio Tirelli (Gianluca Abram, Alberto Plancher)
Note - Tiri Per 32, Var 26. Penalità Per 6', Var 8'.
SEMIFINALI (al meglio delle cinque gare)
GARA 2
Pergine-Varese 5-4 all'overtime (1-1 nella serie)
Appiano-Caldaro 1-3 (0-2 nella serie)
GARA 3 - Giovedì 23
20.30: Varese-Pergine, Caldaro-Appiano
GARA 4 - Sabato 25
Pergine-Varese
EVENTUALE GARA 5 - Martedì 28
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