Il Nazionale

Cronaca | 23 febbraio 2023, 15:16

Incidente all'Ansaldo, i sindacati: "L'operaio ferito era stato assunto con il livello più basso in azienda"

Oggi i sindacati hanno incontrato l'azienda: "Dieci giorni di tempo per risolvere le problematiche, o invieremo tutta la documentazione all'Asl"

Incidente all'Ansaldo, i sindacati: "L'operaio ferito era stato assunto con il livello più basso in azienda"

Dieci giorni di tempo per risolvere le problematiche all'interno dello stabilimento Ansaldo, altrimenti tutta la documentazione passerà alla Asl. È questo il messaggio che la Rsu ha lanciato all'azienda dopo l'incidente che è quasi costato la vita a Simone Bonori, il trentasettenne rimasto gravemente ferito martedì scorso durante il suo turno in fabbrica. Il giovane si trova in coma farmacologico e lotta tra la vita e la morte, dal San Martino informano che le sue condizioni restano gravi ma stabili.

Come emerso tramite i sindacati poche ore dopo l'accaduto, Bonori stava lavorando con un macchinario del 1979, "troppo vecchio per un'azienda che annuncia investimenti e innovazione", ha dichiarato l'rsu.

Abbiamo ribadito che gli investimenti sono necessari perché quello che è successo martedì non accada mai più. - spiega a La Voce di Genova il rappresentante della Fiom Federico Grondona – Un altro aspetto finora non emerso, ma fatto notare all'azienda è che Simone è un operaio di terzo livello, il più basso in Ansaldo, bisogna accertare se potesse lavorare da solo con quel macchinario”.

I sindacati dopo l'incontro hanno messo nero su bianco quelle che sono le principali criticità da risolvere nel più breve tempo possibile per non mettere a rischio l'incolumità dei lavoratori.

1) Torni verticali MORANDO 1,2,3,4 MEME: mancanza di telecamere che permettono il controllo da remoto all'operatore. Mancanza dei sensori di sicurezza antivibrazione sulle paratie che permettono l'arresto della macchina immediatamente. Postazione operatore non in sicurezza rispetto al macchinario.

2) BERTHIEZ: switch sicurezza non funzionanti, ascensore-operatore non funzionante che comporta l'utilizzo di un ponteggio edile che espone l'operatore ad essere in prossimità del pezzo in movimento.

3) PAMA 4: perdita copiosa di olio con rischio incendio con truciolo caldo, pedane non antiscivolo e rischio caduta e cambio utensile che molla il pezzo.

4) TORNIO SAFOP: assenza totale di paratie anticaduta e lavorazione di tacchettatura colli che prevede l'operatore a contatto con il pezzo in rotazione.

5) TORNIO TP220: la lavorazione avviene in assenza totale di paratie e questo espone il lavoratore ad essere in prossimità del pezzo in rotazione.

6) TORNIO MORANDO MEGI: paratie assenti, impianto di aspirazione assente, freno del plateau non funzionante, switch non funzionanti.

7) PRESSA MECFOND TRAN: mancanza sensore sicurezza sulle porte della pressa e nell'area di svolgimenti rotolo.

La Procura prosegue con le indagini, nei prossimi giorni potrebbero esserci i primi indagati.

Francesco Li Noce

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