Il fenomeno dell’antisemitismo è in aumento: questo il tema affrontato dalla commissione speciale contro il razzismo del Consiglio comunale di Torino. Sono intervenuti in commissione il presidente della Comunità ebraica di Torino Dario Disegni, il rabbino capo Ariel Finzi e il presidente del Gruppo sionistico piemontese. A supporto dei dati del 2022, che vedono episodi di antisemitismo in aumento in tutto il mondo, Europa compresa, Disegni ha portato come esempio l’agghiacciante esperienza di un ragazzo torinese.
"In anni precedenti ti avremmo bruciato"
“Un ragazzo della scuola ebraica di Torino - ha raccontato durante il suo intervento nella commissione voluta da Liliana Segre - andando a una festa da un compagno di classe con indosso la kippah si è sentito dire questa frase: «Ah ma sei ebreo? Peccato che non siamo in anni precedenti quando avremmo potuto bruciarti». Ricordiamo anche gli altri episodi, come nel 2020 quando sono state disegnate svastiche sulle porte di ebrei o partigiani. In piazzetta Primo Levi è presente a ogni ora del giorno e della notte l’esercito, per le minacce nei confronti della comunità. Le due armi fondamentali sono l’educazione e la cultura: la causa principale dell'antisemitismo è la mancata conoscenza del popolo ebraico”.
"Più lavoro tra i giovani per contrastare antisemitismo"
Parole di sostegno sono giunte dagli assessori Pentenero, alle politiche per la multiculturalità, e Rosatelli, alle politiche sociali. Quest’ultimo, in particolare, ha promesso maggiori sforzi da parte della Giunta comunale: “Già facciamo molto ma dobbiamo fare ancora di più per i fenomeni di antisemitismo. In particolare, tra i giovani e in ambienti dov’è molto presente, come gli stadi di calcio”.
Anche il consigliere del PD Pierino Crema ha espresso il sostegno della maggioranza alle iniziative per contrastare l'antisemitismo: “È importante puntare sull'educazione, soprattutto per i cittadini che ne sanno meno della storia ebraica. Sosterremo ogni iniziativa in merito”.
Non si può odiare Israele e amare gli ebrei
Oltre alle promesse di aumentare gli sforzi e le iniziative, però, sono andati in scena in Sala Orologio gli strascichi della polemica sul convegno organizzato il 2 febbraio scorso. Il tema era stato "Apartheid israeliano contro la popolazione palestinese" e, durante l’incontro organizzato dal gruppo consiliare di Sinistra Ecologista, il capogruppo di Fratelli d’Italia Giovanni Crosetto aveva accusato i presenti di antisemitismo. Crosetto ha chiesto apertamente ai membri della commissione di condannare la tesi in questione e di inserire la definizione di antisemitismo data dall'IHRA all'interno dello statuto di Torino.
L’organizzatrice dell’incontro, la capogruppo di Sinistra Ecologista Alice Ravinale, ha risposto: “Nel convegno si approfondiva un tema spinoso e delicato senza professare odio verso una religione o lo Stato di Israele. È stata una critica legittima alle politiche messe in campo da Israele ma senza alcun sentimento antisemita”.
Duro il commento del rabbino capo Ariel Finzi: “Mi viene la pelle d'oca quando sento parlare di una presunta apartheid israeliana. L'antisionismo è la forma moderna dell'antisemitismo. Non si può odiare Israele e amare gli ebrei”.
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