Aveva solo 53 Stefano Macciò, l'operaio di Tpl Linea che ha perso la vita nella serata di ieri rimasto schiacciato in mezzo a due mezzi all'interno del deposito di via Valletta San Cristoforo.
L'uomo, che viveva a Sassello, capo officina di grande esperienza, secondo le prime informazioni stava sganciando due mezzi, uno pare guasto che era trainato dall'altro. Poi all'improvviso per cause ancora da accertare sarebbe stato schiacciato.
Immediatamente erano giunti sul posto l’ambulanza della Croce Bianca di Savona e i Vigili del fuoco della centrale savonese, oltre agli agenti della Polstrada e all’automedica del 118. Nonostante i soccorsi, per l’uomo, purtroppo, non c’era stato nulla da fare.
Sul luogo del tragico incidente si erano precipitati anche la presidente dell'azienda Simona Sacone, l'amministratore delegato Giovanni Ferrari Barusso, il sindaco Marco Russo, l'assessore Francesco Rossello e una rappresentanza sindacale. Il pubblico ministero di turno, presente sul posto, deciderà se verrà svolta l'autopsia e cercherà di capire qual è stata l'esatta dinamica.
Macciò lascia la moglie Clara e la figlia Alice.
Nel frattempo per l'intera giornata di oggi, 9 febbraio, Filt Cgil, Fit Cisl, uiltrasporti Faisa Cisal, Ugl e Sila Cobas hanno proclamano uno sciopero di 24 ore durante le quali verranno comunque garantiti gli scuolabus e i servizi per i disabili.
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