E’ finito agli arresti domiciliari, disposti presso l’abitazione della compagna a Torino, il 60enne rinviato a giudizio presso il Tribunale di Asti per le vessazioni che da tempo avrebbe messo in atto a danno degli anziani genitori, ultraottantenni residenti in centro delle Langhe.
Atti persecutori aggravati dalla minorata difesa delle vittime, l’accusa della quale l’uomo deve rispondere nel processo con rito abbreviato aperto di fronte al giudice Elio Sparacino, mentre pubblico ministero è Silvia Giancola. Un procedimento nel quale la coppia di anziani – il padre classe 1936 e la madre 1942 – si è costituita parte civile col patrocinio del legale albese Roberto Ponzio.
Nell’udienza tenuta nei giorni scorsi il giudice ha preso atto del cambio del difensore deciso dall’uomo, ora rappresentato dall’avvocato Silvia Bregliano di Torino, e rinviato il processo al prossimo 30 marzo per l’espletamento dell’istruttoria dibattimentale.
"I miei assistiti – dichiara l’avvocato Ponzio – resi esausti dalle reiterate e assillanti richieste di denaro, hanno loro malgrado dovuto intraprendere la via giudiziale dopo aver cercato in tutti i modi di indurre il figlio a più miti consigli. Sono persone anziane, bersagliate da continue condotte moleste e persecutorie, che hanno ingenerato in loro un perdurante stato di ansia e turbamento. Non si comprende come mai il figlio, ormai 60enne, non comprenda il disagio che sta generando negli anziani genitori, che chiedono soltanto di poter vivere in pace".
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