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Politica | 01 febbraio 2023, 13:15

Centro di produzione di via Verdi, la Rai "snobba" Cirio e Lo Russo: "Da 2 mesi si attende un incontro"

Grave la situazione dei facchini, il cui appalto è stato ridotto del 50%: stipendio dimezzato a 500 euro

Centro di produzione di via Verdi, la Rai "snobba" Cirio e Lo Russo: "Da 2 mesi si attende un incontro"

Dopo i sindacati, la Rai di Roma "snobba" anche il Comune di Torino e la Regione Piemonte. Il sindaco Stefano Lo Russo e il governatore Alberto Cirio da due mesi attendono una convocazione dai vertici nazionali per parlare del futuro del Centro di Produzione all'ombra della Mole, ma ad oggi non è stata fissata nessuna data. La "doccia gelata" è arrivata per voce dell'assessore comunale al Lavoro Gianna Pentenero, intervenuta questa mattina in commissione per incontrare le organizzazioni sindacali. 

Orario e stipendio dimezzato per i facchini 

Tema al centro del confronto un ordine del giorno promosso dal consigliere di Fratelli d’Italia Enzo Liardo, che chiedeva di rinnovare in modo stabile l'appalto per i servizi di facchinaggio.  "Questa problematica- ha spiegato Matteo Rossi della Fisascat Cisl Torino - si trascina da tempo: la Rai ha deciso di ridurre sempre di più i servizi, e quindi la maestranze, in particolare nella sede dell'Auditorium, dove il personale si è dimezzato".

Nello specifico viale Mazzini ha deciso di tagliare del 50% le ore di lavoro ai facchini, che lavorano tramite un appalto. Tradotto stipendio dimezzato, che da mille euro passa circa a 500. Una cifra troppo bassa per mantenere una famiglia e così, dei 34 lavoratori iniziali, ne restano solo 15: molti degli altri hanno preferito chiedere la disoccupazione, che consente almeno di comprare il cibo ai propri figli. 

Produzioni e lavoratori trasferiti a Milano 

Ma la situazione è critica anche per il Centro di Produzione di via Verdi. Se fino a dieci anni fa qui vi lavoravano circa 600 persone, ad ottobre 2022 erano appena 299. Tutto personale altamente qualificato, dagli scenografi, ai montatori, ai costumisti e truccatori. Uomini e donne che negli ultimi mesi sono stati spostati "di forza" a Milano e Roma: l'ultimo caso in ordine di tempo riguarda la trasmissione "Stasera c'è Cattelan". Le riprese di quest'ultima sono iniziate a settembre a Torino, ma da gennaio 2023 tutto è stato trasferito nel capoluogo lombardo, lavoratori compresi. 

Nessun risposta dalla Rai 

"Non riusciamo ad avere - ha spiegato Fabrizio Aquilini di Slc Cgil - un'interlocuzione con la Rai sul futuro del Centro di Produzione, nonostante lo sciopero del 12 dicembre. Auspichiamo un intervento delle istituzioni per aprire un dialogo e non disperdere professionalità importanti". In questo quadro, il sindaco Lo Russo e il presidente Cirio ad inizio dicembre hanno chiesto un incontro con i vertici nazionali Rai per avere notizie sul futuro di via Verdi.

"Al momento - ha spiegato Pentenero - non abbiamo esiti di questa richiesta". Domani è previsto un faccia a faccia tra l'assessore al Lavoro e i vertici regionali Rai. "Cercherò di capire. Ci auguriamo di avere un segnale più chiaro sul futuro del centro di produzione Rai" ha concluso Pentenero.

Cinzia Gatti

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