Il Nazionale

Cronaca | 25 gennaio 2023, 10:33

Benzina, lo sciopero può dimezzarsi: "Ma Torino attende fatti concreti dal governo"

Presidio di Faib Confesercenti davanti alla Prefettura. Nettis: "Non siamo speculatori, anche noi vittime"

Benzina, lo sciopero può dimezzarsi: "Ma Torino attende fatti concreti dal governo"

Un giorno in meno (e quindi una possibile riapertura alle 19 di oggi dei distributori). Si apre uno spiraglio sul fronte della benzina, anche a Torino. Ma mentre a Roma si tiene l'incontro con il Governo, questa mattina a tenere alta l'attenzione è presidio davanti alla Prefettura da parte degli appartenenti alla Faib Confesercenti. "Ascolteremo i nuovi contenuti che il ministro Urso ha avanzato ieri, ma a un'ora dallo sciopero non era pensabile interrompere la protesta", dice Enzo Nettis, presidente della categoria.

"Le scelte del governo Meloni possono anche essere comprensibili - prosegue - ma non accettiamo di passare per furbetti o speculatori. Noi siamo una categoria che lavora 12 ore al giorno, con qualunque clima e abbiamo un guadagno fisso su quanto erogato. I prezzi vengono indicati dalle compagnie petrolifere e noi guadagniamo comunque 3,8 centesimi al litro".

"Anche noi colpiti dai rincari"

"Il caro carburante colpisce anche noi: si guadagna a litri e non a prezzo e se eroghiamo di meno, abbiamo meno guadagno. Come agire sui prezzi? La quota più alta sono gli utili petroliferi e su altre voci come le accise e non solo", aggiunge Nettis. 

Cartelli e rischi di sanzioni

"Mettere i cartelli con il prezzo medio sarebbe un'ulteriore incombenza per la categoria, con multe salate fino a mille euro anche in caso di errori materiali o sviste. Non certo speculazioni".

"I ripensamenti delle ultime ore sulla riduzione delle sanzioni e sulla lotta agli aumenti dei prezzi possono essere un buon inizio, ma vogliamo vedere se si concretizzeranno. Nel medio termine l'intenzione del ministro di ragionare sui costi bancari delle transazioni elettroniche e sulla razionalizzazione della rete fa ben sperare. Anche l'idea di un qrcode al posto dei cartelli con i prezzi medi è una buona idea", conclude Nettis.

I distributori aperti in città 

A Torino saranno 47 i distributori che resteranno aperti durante i due giorni della protesta. Si tratta degli impianti di via Loria 1/G e corso San Maurizio 40/L, nel territorio della circoscrizione 1; corso Agnelli 4/D, corso Agnelli 109/F, via Artom 2/a, piazzale Caio Mario 430, via Guido Reni 167, corso Orbassano 374/D, corso Siracusa fronte 120, corso Tazzoli 183/A, via Vigliani 176/A nella circoscrizione 2; via Cialdini 22/A, corso Racconigi 194/D, largo Racconigi 191/E (angolo via Malta), corso Trapani 79/G, nella circoscrizione 3; piazza Chironi 12/G, via Cossa 150, via Lessona 84/A, corso Marche 9/A, corso Telesio 15/G, corso Umbria 18/G nella circoscrizione 4; corso Grosseto 284, corso Grosseto 162/A, corso Grosseto 338 (angolo via Sansovino), strada Pianezza 385/A (angolo corso Regina Margherita), via Sansovino 55/A, corso Toscana 43/A nella circoscrizione 5.

E ancora; piazza Bottesini 10/G, via Botticelli 62/A, strada Settimo 110/A, strada Settimo 368/Bis/A, corso Romania 460, strada San Mauro 135/A, Lungo Stura Lazio 150/A, corso Vercelli 272/A, stazione di servizio “Stura Nord” nel territorio della circoscrizione 6; corso Casale 329/A, corso Casale 400/A, corso Casale 292/A, corso Casale 412/A, via Cigna 40/B nel territorio della circoscrizione 7; corso Giambone 75, corso Marconi 19/P, corso Maroncelli 50, piazza Muzio Scevola 2/A, piazzale San Gabriele Di Gorizia 181/E, corso Unione Sovietica 93/A nel territorio della circoscrizione 8.

Massimiliano Sciullo

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