Il Nazionale

Cronaca | 10 luglio 2025, 07:49

Firmati in Prefettura i protocolli per la videosorveglianza di 30 comuni astigiani

Più occhi elettronici sul territorio: un passo in avanti per la sicurezza urbana e la prevenzione della microcriminalità

Firmati in Prefettura i protocolli per la videosorveglianza di 30 comuni astigiani

Si è svolta ieri, nel Palazzo del Governo di Asti, una seduta del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. A presiederla è stata il Viceprefetto Vicario Roberta Di Silvestro, affiancata dal Questore Marina Di Donati, dai rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, dall’Assessore alla Sicurezza del Comune di Asti e dai sindaci di numerosi comuni del territorio, tra cui Aramengo, Cerro Tanaro, Corsione, Fontanile, Montemagno Monferrato, Montiglio Monferrato, Penango e Pino D’Asti.

L’incontro è stato dedicato all’analisi dei progetti messi a punto dagli enti locali per accedere ai fondi del Ministero dell’Interno, destinati all’installazione o al potenziamento dei sistemi di videosorveglianza. Un’occasione preziosa per rafforzare la sicurezza nelle aree più esposte a fenomeni di degrado e illegalità.

Più sicurezza e fiducia per i cittadini

“Queste iniziative sono fondamentali per aumentare la percezione di sicurezza dei nostri cittadini e per contrastare la microcriminalità e il degrado urbano”, ha sottolineato il Viceprefetto Vicario Di Silvestro. 

Durante la seduta, le Forze dell’Ordine hanno colto l’occasione per invitare i cittadini a non restare indifferenti, ma a segnalare e denunciare anche episodi minori, facendo ricorso a strumenti moderni come l’app YouPol della Polizia di Stato. “Solo così possiamo intervenire tempestivamente e in modo mirato”, hanno spiegato.

Il Patto per la sicurezza urbana

Durante la riunione, i sindaci presenti hanno firmato insieme alla Prefettura un “Patto per l'attuazione della sicurezza urbana”. Si tratta di un impegno concreto a lavorare in sinergia, sviluppando strategie comuni per combattere ogni forma di illegalità, anche attraverso l’uso di telecamere, che restano uno degli strumenti più efficaci per la prevenzione e il contrasto dei reati predatori.

Il Comune di Asti aveva già sottoscritto questo accordo nel corso del Comitato del 3 luglio scorso. Gli altri comuni procederanno alla firma nei prossimi incontri che la Prefettura convocherà a breve.

I numeri della videosorveglianza in provincia

Sono ben 30 i comuni astigiani che hanno presentato domanda di accesso ai fondi ministeriali. Oltre ai già citati, figurano Asti, Agliano Terme, Camerano Casasco, Castagnole Monferrato, Celle Enomondo, Cerreto d’Asti, Cortanze, Cortiglione, Cunico, Dusino San Michele, Maranzana, Moasca, Monastero Bormida, Montabone, Montechiaro d’Asti, Nizza Monferrato, Refrancore, Rocca d’Arazzo, l’Unione Monferrato e Pianalto, Vaglio Serra, Valfenera e Vinchio.

I progetti complessivamente prevedono l’installazione sul territorio provinciale di circa 250 nuove telecamere, di cui ben 95 dotate di lettura targhe, a supporto delle attività investigative delle Forze di Polizia. Un sistema utile non solo per contrastare furti e reati contro il patrimonio, ma anche per sanzionare violazioni al codice della strada o scoprire truffe ai danni degli anziani.

L’auspicio di entrare in graduatoria

Il Comitato si è espresso favorevolmente sui progetti, auspicando che trovino spazio nella graduatoria nazionale del Ministero, così da garantire l’arrivo dei finanziamenti, in particolare per quei comuni che finora non hanno mai potuto beneficiare di queste risorse.

Per la provincia di Asti si tratta di un’occasione importante per rafforzare una rete di sicurezza sempre più capillare e garantire ai cittadini un territorio più protetto e vivibile.

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Redazione

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