È stato Toto Bulgheroni l’ospite della puntata di questa sera de L’Ultima Contesa, il talk show sulla pallacanestro locale di VareseNoi.
Con il consigliere d’amministrazione della Pallacanestro Varese si è partiti dall’analisi della sconfitta di ieri sul campo di Trento, prima di passare a un quadro più generale su squadra e società, compreso l’affare con il Pelligra Group. Altro ospite è stato Flavio Vanetti, giornalista de Il Corriere della Sera.
Nella seconda parte della puntata è intervenuta anche Paola Biancheri, segretaria del trust Il Basket Siamo Noi, con cui si è parlato della nuova Varese School Cup (leggi QUI), dell’iniziativa Run With Us e delle vendite dei biglietti per le Final Eight di Torino (leggi QUI).
Qui alcune delle dichiarazioni di Toto Bulgheroni:
«Trento è una squadra fisica e ben allentata. Le nostre caratteristiche vengono studiate a fondo e tutti prendono le contro misure. In una partita in cui Trento ha trovato giocatori in una buona serata, noi abbiamo avuto qualche giocatore al di sotto della performance a cui siamo abituati; in più mentalmente abbiamo peccato di presunzione o leggerezza. Alla fine abbiamo perso di 10 punti e la cosa non mi preoccupa più di tanto».
Sulla prestazione negativa di Woldetensae di ieri sera: «È un ragazzo di grandissime potenzialità. Alcune volte va a cercare le cose un po’ difficili all’inizio delle partite, quando sarebbe meglio aspettare che la partita arrivasse a lui. Ha le gambe buone, difende… è questione di cercare equilibrio. Il coach ha fiducia, lo fa giocare, e Tomas ha spazi importanti nella nostra squadra. Può capitare una partita in cui è un po’ offuscato».
«Abbiamo uno dei budget più bassi della stagione e per sei partite non abbiamo avuto Justin Reyes. Abbiamo fatto un girone d’andata incredibile. Ora sarà difficile il ritorno, un po’ ci prendono le misure e hanno capito i punti deboli»
Di estremo interesse il passaggio sui regolamenti e sull'equità del campionato, a coinvolgere Lega e Federazione: «C’è una bella differenza tra giocare con la Virtus con Teodosic e la Virtus senza Teodosic, come ha fatto a Tortona. Voglio dire: penso di poter premere perché i responsabili di Lega e Federazione pongano limiti a queste cose. Ok, il campionato è una cosa e l'Eurolega è un'altra. Ma se vogliamo che il campionato, al di là delle differenze di budget tra una squadra e l'altra, abbia una parvenza di competitività, bisognerebbe che tutte le squadre schierassero sempre gli stessi 5 o 6 stranieri, non che siano intercambiabili come accade ora. In assenza di regole precise capisco che Milano e Virtus Bologna si comportino in un certo modo, ma se ci fossero il campionato sarebbe più equo»
«Per quanto riguarda Brase sono molto soddisfatto per come allena e per il rapporto che ha con i giocatori. È un allenatore che riesce a essere positivo e a motivare i giocatori. Siamo sulla strada principale, qualche scivolata ci sta ma andiamo avanti con l’aiuto del pubblico di casa, che è eccezionale».
Sulla questione sostenibilità economica della squadra: «Questo è il grande lavoro che ha fatto Arcieri con Brase. Noi abbiamo una politica importante, che è quella di avere i conti a posto sotto tutti i punti di vista. Soprattutto il consorzio ha ereditato una situazione un po’ pesante che abbiamo smaltito negli anni. Guardiamo al futuro con molta positività, aspettando anche che i risultati e l’entusiasmo possano portare ancora qualche sponsor».
Fondamentale il passaggio sulle trattative con il Gruppo Pelligra: «Non è successo niente di particolare in questi mesi. Pallacanestro Varese non prescinde e non vuole prescindere dalla maggioranza della proprietà attuale di Luis Scola e del consorzio (questo evidentemente il nodo più importante nella trattativa ndr). Ritengo che siamo ancora vicini a un accordo con il gruppo Pelligra, ma con il principio che vogliamo dei partner che vogliano seguirci e usino la Pallacanestro Varese per aprire possibilità sul territorio di Varese. Se non arriverà l’accordo andremo avanti come abbiamo fatto fino adesso».
«Il mio rapporto con Scola è eccezionale. Lui ovviamente ha tute le deleghe e il potere per decidere e portare in consiglio d’amministrazione le decisioni importanti. Il fatto di poterci vedere quotidianamente e parlare un po’ di tutto credo possa aiutare entrambi».
Qui sotto la puntata integrale.
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