E' stata emessa la prima allerta valanghe: per oggi, domenica 22 gennaio allerta gialla che riguarda il settore Appennino ligure; domani, lunedì 23 gennaio, ancora allerta gialla sia per il settore Appennino ligure, sia per quello Alpi liguri sud.
Ma come nasce l'allerta valanghe? Il meccanismo prevede che, sulla base dei livelli di pericolo previsti nel Bollettino Neve Valanghe redatto dal Centro Settore Meteomont del Comando Regione Carabinieri Forestale Liguria (individuato dal Dipartimento della Protezione civile quale Centro di competenza in materia nivologica e valanghiva) con il quale viene effettuato un costante confronto, il Centro Funzionale Meteo Idrologico di Protezione civile di Arpal emetta i corrispondenti livelli di criticità/allerta valanghe secondo un automatismo concordato fra gli enti coinvolti.
Nel corso della giornata di domani verrà valutato un eventuale prolungamento dell’allerta. Per l’avviso di criticità per valanghe emesso oggi LEGGI QUI.
Sono 41 i comuni montani o dell’entroterra, da Ponente a Levante, classificati come a rischio, cioè in cui esistono infrastrutture esposte in caso di valanga. 57 invece quelli in cui sussiste un pericolo valanghe, un livello di pericolosità inferiore rispetto al rischio: in questi casi ad essere esposte non solo infrastrutture, ma sentieri.
Questi i comuni savonesi indicati nella Carta del rischio valanghe: Murialdo, Nasino, Bardineto, Bormida e Calizzano. A cui si sommano quelli esposti al solo pericolo valanghe: Calice Ligure, Castelbianco, Castelvecchio Di Rocca Barbena, Erli, Giustenice, Magliolo, Mallare, Massimino, Osiglia, Rialto, Roccavignale, Testico, Pietra Ligure, Stellanello, Toirano, Vendone, Pontinvrea, Roccavignale, Urbe, Varazze e Sassello.
Rischio valanghe, emessa la prima allerta gialla in Liguria
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