“No ad accordi con Israele, siete complici dell'apartheid”: con questo striscione, esposto insieme a una bandiera palestinese srotolata da una finestra, diversi militanti dei collettivi studenteschi hanno protestato contro l'imminente accordo di mobilità internazionale in attesa di essere firmato tra il Dipartimento di Culture, Politiche e Società dell'Università di Torino e l'Università Ben-Gurion del Negev di Beer Sheva.
Gli studenti: “Bloccare l'accordo”
Il presidio è andato in scena questa mattina al Campus Luigi Einaudi di lungo Dora Firenze: “Siamo qui - hanno spiegato i manifestanti – in solidarietà al popolo palestinese e a tutti i popoli che subiscono forme di colonialismo: l'università in questione, infatti, sostiene le truppe che hanno invaso Gaza e sviluppa armi che uccidono migliaia di persone; non possiamo accettarlo e vogliamo bloccare questo accordo già attivo per altri dipartimenti”.
“Dinamiche coloniali normalizzate”
Le contestazioni si allargano, in linea generale, anche alle politiche portate avanti da Unito: “Diciamo no - hanno aggiunto – a tutti gli accordi con atenei appartenenti a regimi come la Turchia, così come a quelli stipulati con aziende come Leonardo o a organizzazioni come Frontex anche attraverso il Politecnico: rendendoli legittimi, e cancellando tutti gli scambi internazionali con le università palestinesi, si sta procedendo a una normalizzazione delle dinamiche coloniali e di apartheid”.
Commenti