Sono 47.789 i controlli effettuati dai carabinieri forestali della Regione Piemonte nel 2022. Un dato importante, che rivela l’obiettivo di chi è impegnato ogni giorno nella difesa degli ecosistemi naturali del territorio e del paesaggio: la prevenzione.
"Per noi la prevenzione è una delle mission più importanti, perché una volta consumato il resto è più difficile ripristinare l’ecosistema dell’ambiente", ha spiegato il Generale Benito Castiglia, comandante Regione Carabinieri Forestale Piemonte
I numeri del 2022
L'attività ha permesso di contestare 2.265 illeciti amministrativi, per un totale di 3.448.779 euro di multe. Le persone denunciate sono invece 784, con 168 sequestro penali. Il settore più “attivo” è quello dei controlli della tutela de territorio: 23.487 i servizi, che hanno portato alla denuncia di 167 persone e a 409 sanzioni. A seguire i controlli a tutela della flora e della fauna, finalizzato a contestare il bracconaggio: 83 le persone denunciate, per 725 multe. In questo settore rientra il contrasto alla violazione della convenzione di Washington (C.I.T.I.E.S.) e norme relative alla tutela delle specie in via di estinzione.
Boom di incendi: cambiamento climatico alleato dei piromani
Inevitabilmente, il cambiamento climatico ha influito sul lavoro svolto dai carabinieri forestali, in particolare per quanto riguarda gli incendi boschivi: il 2022 caratterizzato dalla siccità (611,9 mm di precipitazioni) ha favorito l'innesco di incendi. Sono infatti 387 gli incendi rilevati, (più del doppio rispetto al 2021) per un totale di 2.600 ettari coinvolti. 76 invece le persone denunciate per incendi boschivi dolosi o colposi. "Normalmente gli incendi boschivi erano limitati ad alcuni periodi, ora i fenomeni avvengono tutto l’anno a causa della siccità".
Importante poi l’attività legata alla gestione illecita dei rifiuti, che costituisce un forte impegno per tutte le stazioni della Forestale: 5.619 i controlli che hanno portato alla denuncia di 302 persone, con 674 multe per un importo di 1,7 milioni di euro. Da segnalare inoltre le 76 ispezioni alla ricerca di bocconi avvelenati effettuate dalle Unità Cinofile Antiveleno e i 167 bollettini di pericolo valanghe emessi dal servizio Meteomont dei carabinieri.
Pesca abusiva in aumento in Piemonte
Quello che è in aumento è il reato di pesca abusiva in Piemonte. Se fino a qualche anno fa il bracconaggio ittico non sembrava quasi presente, il fenomeno è stato riscontrato dai carabinieri: trote e pesci siluro vengono infatti pescati in zone non consentite, stoccati in cascine e spediti prevalentemente in Romania. Un giro importante, con 1.500 kg pescati ogni settimana grazie a storditori elettrici, per un totale di quasi 80 tonnellate all’anno. Una decina i pescatori abusivi fermati.
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