Quale appassionato di pallacanestro, all’età di nove anni, non ha mai sognato nemmeno una volta di avere a che fare da vicino con i giocatori della propria squadra del cuore? Ma qui, stavolta, siamo andati oltre. Domenica, a festeggiare la vittoria contro Trieste, negli spogliatoi c’era anche un piccolo ma grande tifoso: Riccardo.
Ogni generazione di varesini innamorati della pallacanestro ha i propri idoli, ma il denominatore comune rimangono certi momenti vissuti che ti fidelizzano a questo sport e a questi colori per tutta la vita. Ed è questo ciò che ha vissuto Riccardo pochi giorni fa.
La storia, raccontata per primo dal presidente del trust Il Basket Siamo Noi, Umberto Argieri, a L’Ultima Contesa di lunedì (QUI il link), è una di quelle che immediatamente colpisce il cuore degli appassionati.
Riccardo Pastrello ha nove anni, è un appassionato di sport (basket in particolare) e gioca a pallacanestro. È un grande tifoso di Varese, ovviamente, nonché abbonato in prima fila in tribuna est e, da un paio d’anni, anche socio de Il Basket Siamo Noi. Non è solo un “tifoso della domenica”, no. Il suo modo di vivere la Pallacanestro Varese trascende il momento della partita, e lo porta spesso presso la sede del trust nei giorni che precedono il match.
Aveva già avuto modo di incontrare, fare foto e scambiare qualche parola con alcuni dei suoi beniamini biancorossi, così come aveva fatto in settimana all’aperitivo organizzato da Il Basket Siamo Noi.
Domenica, all’entrata in campo della Openjobmetis, Riccardo era lì, come sempre, in balaustra, ad aspettare di battere il cinque ai giocatori che facevano il loro ingresso. E dopo di loro ecco anche coach Brase, che riconosce e saluta Riccardo. Fine della storia? Macchè…
Dopo 45 minuti di un avvincente match, la Openjobmetis può festeggiare, prima sul parquet godendosi il boato del pubblico, e poi negli spogliatoi. Ma sempre coach Brase, prima di rientrare nel tunnel, si avvicina di nuovo a Riccardo e lo invita a seguirlo. Un rapido consulto (dall’esito scontato) con il padre, ed ecco che in un attimo, in compagnia dei vari Ferrero, Caruso, Brown e tutti gli altri c’è anche lui a festeggiare la vittoria.
L’emozione che ha provato Riccardo? Difficile trovare le parole giuste per descriverla, anche per chi magari di anni ne ha un bel po’ più di nove. Quello che appassionati e tifosi possono fare è provare a immaginare i se stessi bambini vivere un’esperienza del genere fianco a fianco con gli idoli del proprio tempo, e almeno tentare di sentirsi per un attimo come Riccardo.
Qui sotto alcune delle foto di Pallacanestro Varese che immortalano l'esperienza vissuta da Riccardo.
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