Dopo 7 anni di abbandono l'ex Cesm (centro educativo specializzato municipale) di via Cena potrebbe riaprire, totalmente oppure in parte. In entrambi i casi una parte della struttura, nel quartiere di Rebaudengo, verrà destinata a servizi per i cittadini.
A chiarirlo l'assessore all'Istruzione Carlotta Salerno, che questa mattina ha incontrato una parte dei 241 cittadini che hanno sottoscritto la petizione di iniziativa popolare per chiedere a gran voce al Consiglio comunale di realizzare varie attività nella parte agibile dell’edificio.
In stato d'abbandono da sette anni
Abbandonato al proprio destino nel 2015 a causa di alcuni problemi strutturali, l’ex Cesm è spesso stato preso di mira da vandali e disperati che avevano provato a dormire all’interno della struttura. Da qui l’idea di chi vive il quartiere: realizzare spazi per anziani.
1.2 mln per la riqualificazione
"Conosco bene la questione dell'ex Cesm - ha spiegato Salerno - perché come presidente di Circoscrizione avevo interloquito con i Servizi Educativi: la sollecitazione maggiore che veniva dal territorio era quella della piscina". Di certo, la riqualificazione di tutto lo spazio, che conta 2.000 mq, appare improbabile. I costi per una sistemazione globale erano stati stimati in 800.000 euro a inizio anno, poi saliti a 1,2 milioni di euro.
Dialogo con il Patrimonio
Salerno ha avviato un dialogo con l'assessore al Patrimonio Michela Favaro. "Quasi sempre i lavori necessari - ha spiegato l'assessore all'Istruzione - per la riapertura di una struttura sono relativi alla sicurezza: senza quegli interventi non si può utilizzare. Non abbiamo potuto inserire l'ex Cesm nel Pnrr, ma ho parlato con Favaro, che ha quadro complessivo delle strutture abbandonate in città: ci sono una serie di ipotesi".
Le possibilità di riapertura
La prima possibilità è che il Comune individui un'ente o associazione che ristrutturi l'intero stabile, prevedendo la destinazione di alcune stanze alla Circoscrizione 6. In parallelo, come ha spiegato Salerno, stiamo facendo una serie di valutazioni: "con il Patrimonio per cercare di capire quale è il costo minimo perché la struttura sia in sicurezza".
In sostanza se il primo iter si rivelasse troppo lungo, per evitare l'abbandono, Palazzo Civico potrebbe in via transitoria fare alcuni interventi. Così verrebbero riaperti alcuni spazi per i cittadini, garantendo un presidio per questo angolo di Rebaudengo.
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