VIDEO E FOTO. Sempre di più, sempre più su: Mastini infiniti (4-2) e secondi in classifica davanti a 1.000 tifosi in amore. E ora il derby con il Como

Sempre di più, sempre più su. Resteremmo tutta la notte ad applaudire questo fantastico pubblico che applaude i Mastini, che picchia i pugni lungo tutta la balaustra come ai tempi d'oro intonando cori indimenticabili per chi è cresciuto nel mito della rivalità con il Bolzano, che non se ne vuole più andare da una gigantesca festa di sport, di vicinanza, di passione prima che dall'ennesima vittoria, la nona nelle ultime dieci partite, che spinge il Varese al secondo posto prima del derby da tutto esaurito di sabato con il Como. 

Ci siamo già andati vicini questa sera, con quasi mille persone presenti, record stagionale, anche se una partita che sembrava segnata sul 3-0 e sul 4-1 è stata riaperta dai morsi di una Valpe d'applausi tenuta in vita dall'ex, stavolta in versione saracinesca, portiere Basraoui, e poi vicina a toccare la coda dei Mastini, con le due occasioni fallite del 3-2, mentre sul 4-2 dell'ultimo periodo sono stati soprattutto i gialloneri a fallire il quinto gol.

Bellissimo e avanti così: applaudono anche capitan Ferraro, poi annunciato dallo speaker e osannato dalla folla, e Brown della Pallacanestro Varese, alla fine a far festa sul ghiaccio insieme ai Mastini, i giocatori del Rugby Varese e quelli del Città di Varese, mischiati in mezzo ai mille del palazzetto.

Era già iniziata nel modo migliore, con una serpentina a disegnare il numero 91 sul ghiaccio e ad aggirare la porta ospite, prima che il disco, rimasto sempre attaccato al bastone durante questo numero da Carolina Kostner, venisse conficcato in fondo alla rete da Edo Raimondi, primo gol da prima linea per il 91 giallonero, uno dei giocatori che ci ha fatto reinnamorare dell'hockey a Varese quando sembrava difficile poterlo ancora fare.

Era stato l'1-0 che sbloccava il match: poi verrà il raddoppio di Franchini su rimbalzo, il tris di Tilaro con discesa libera e cannonata nel secondo periodo prima del momento decisivo. E a 13 secondi dalla seconda sirena, dopo il calo giallonero che era coinciso con due occasionissime ospiti del 2-3 che avrebbe riaperto tutto, l'uomo decisivo dei momenti decisivi, alias Francis Drolet, saliva in cattedra con il 4-1 che mandava l'arena in delirio.

Ma ci sarebbe stato ancora da soffrire nel terzo tempo, anche per alcune penalità incomprensibili fischiate contro il Varese: quella a Drolet per proteste o un'altra a Franchini che toccava un avversario involontariamente con il bastone.  

Ma ora è solo tempo di derby. E di un brivido chiamato tutto esaurito, mai così vicino: c'è qualcosa di più bello nella notte di Varese?