Tragedia a Genova per la morte di un bambino ucraino di due anni ospitato insieme alla madre a Casa Raffael, in via Byron, ad Albaro. Il piccolo è stato trovato morto alcune ore fa, sono in corso gli accertamenti per capire le cause della morte.
Una tragedia che lascia sgomenta la comunità ucraina e non solo. A renderla nota la cooperativa Il Ce.Sto. che con i suoi operatori sta gestendo il progetto di accoglienza di donne e minori ucraini in fuga dalla guerra.
"Tutto il Ce.Sto - si legge in un post su Facebook - è sgomento di fronte alla tragica notizia, appresa poche ore fa, della morte di un bambino ospitato presso una struttura della Prefettura, Casa Raffael di via Byron, nella zona di Albaro, all’interno di un progetto gestito con il supporto dei nostri educatori.
Il piccolo, di soli 2 anni, era arrivato qualche mese fa in Italia con la madre, in fuga dall’Ucraina e dagli orrori della guerra. Sono in corso accertamenti per comprendere le cause della tragedia.
Apprendere la notizia ha gettato un pesante velo di tristezza su tutti noi. L’accoglienza, che pratichiamo da anni, è molto più di una parola, è un lavoro complesso e intenso, dove professionalità, umanità, competenze ed empatia si incontrano sempre. Per questo ci stringiamo attorno agli affetti del bimbo, alla comunità ucraina ma anche a colleghi e colleghe che sono comprensibilmente sconvolti/e. 'Accoglienza' è accogliere non solo vita ma anche morte, nella consapevolezza che tocca a noi tutti, senza distinzione.
Crediamo in una comunità accogliente che abbracci con calore il dolore di una perdita tanto ingiusta, a prescindere da quale sia il paese di origine. Solo ieri, ai Giardini Luzzati - Spazio Comune, abbiamo ospitato un grande evento culturale in solidarietà della comunità ucraina, con una raccolta fondi a sostegno di Big Ukraine, fondazione attiva per sostenere lavori di ricostruzione di infrastrutture in Ucraina.
Ecco, nella tragedia di oggi, speriamo la comunità tutta trovi ancora un canale di solidarietà e vicinanza umana".
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