Stava andando a caccia nei boschi di Costagrande, malgrado avesse la licenza e il porto d’armi revocati. Ma non solo, in auto aveva un tubo-fucile di fattura artigianale, in grado di sparare cartucce di calibro 12. Un’arma clandestina che non è sfuggita al controllo di una pattuglia della Lac di Pinerolo. L’uomo, residente nel Pinerolese, la sera del 9 novembre, era abbigliato da cacciatore e aveva parcheggiato l’auto al limitare della zona boscata.
Gli agenti della vigilanza venatoria l’hanno notato e hanno scovato l’arma tra i sedili, malgrado somigliasse a un bastone da passeggio, con tanto di finta impugnatura. Perciò hanno richiesto l’intervento dei carabinieri, che hanno perquisito la macchina e trovato una quarantina di cartucce di vario calibro. L’uomo è quindi stato deferito all’Autorità giudiziaria.
Dopo la recente pronuncia del Consiglio di Stato, successiva a questo episodio, non è più possibile cacciare in quella zona della collina, perché è tornata temporaneamente in vigore l’ordinanza del sindaco che lo vieta.
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