Asti e il mondo industriale piangono la scomparsa di Vittorio Vallarino Gancia: il 're degli spumanti' è scomparso ieri, sabato 12 novembre, a pochi giorni dal suo 90esimo compleanno. Un'altra grave perdita per l'imprenditoria piemontese, che in settimana aveva dovuto dire addio anche ad Amilcare Merlo.
A lungo alla guida della Fratelli Gancia
Imprenditore illuminato, erede di quel Carlo Gancia che a metà Ottocento aveva inventato di fatto lo spumante italiano, Vittorio Vallarino Gancia ha guidato l'azienda Fratelli Gancia di Canelli fino al 1996, quando passò il testimone per diventarne presidente onorario.
Il sequestro da parte delle Brigate Rosse
Cavaliere del lavoro e a lungo presidente dell'Unione italiana Vini, di lui si ricorda, purtroppo, anche una vicenda dolorosa e drammatica. Nel 1975 fu vittima di un sequestro lampo da parte delle Brigate Rosse. Nei terribili anni del terrorismo, l'imprenditore fu rapito a scopo di estorsione, per ottenere un miliardo delle vecchie lire.
Era il 5 giugno quando un commando delle Br lo prelevò sulla strada tra la sua Canelli e Acqui Terme. Il giorno successivo, dopo un conflitto a fuoco con i carabinieri, la liberazione alla cascina Spiotta di Melazzo. Durante lo scontro persero la vita un carabiniere, Giovanni D'Alfonso, e Mara Cagol, la brigatista fra i componenti del nucleo storico dell'organizzazione terroristica, moglie di Renato Curcio.
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