Il Nazionale

Cronaca | 09 novembre 2022, 14:39

Buca nell’asfalto causò caduta di un ciclista a Bra, dirigente della Provincia finisce a processo

L’incidente nell’ottobre 2019 lungo la Sp 48 per Cavallermaggiore. L’uomo rimediò una frattura della teca cranica e fu costretto a quasi sei mesi di ricovero

Buca nell’asfalto causò caduta di un ciclista a Bra, dirigente della Provincia finisce a processo

Verrà celebrato di fronte al giudice di pace di Alba il processo che vede come imputato un 60enne dirigente del Settore Viabilità della Provincia di Cuneo, destinatario di un atto di citazione firmato dal pubblico ministero presso il Tribunale di Asti Simona Macciò.

Al dirigente viene contestato in sostanza di avere omesso di disporre i necessari controlli e i dovuti interventi di manutenzione sul tratto della Strada Provinciale 148 tra Bra e Cavallermaggiore, che il 29 ottobre 2019 fu teatro di un grave incidente con vittima un ciclista.

Quest’ultimo, un uomo del 1973, nato a Torino, incorse in una rovinosa caduta che, secondo la Procura, fu in realtà indotta dalla presenza sull’asfalto di una buca dalle dimensioni di 30 centimetri per 15, con una profonda di 6,5 centimetri.

Posto sul margine destro della carreggiata, la presenza del cratere provocò alla bicicletta un effetto leva che catapultò in aria il ciclista, causandone la caduta al suolo. Oltre a perdere conoscenza, nell’urto l’uomo rimediò un grave trauma cranico con frattura affondata e scomposta della teca cranica e la possibile avulsione dell’occhio destro.

Una prognosi che valse al ciclista un ricovero in ospedale protrattosi per quasi sei mesi, sino all’11 maggio 2020.

Nei confronti del dirigente la Procura astigiana aveva inizialmente chiesto l’archiviazione, ma accogliendo l’opposizione presentata rispetto a quella decisione il giudice di pace aveva disposto che venisse formulata l’imputazione. Il dirigente, difeso dall’avvocato albese Roberto Ponzio, comparirà quindi a giudizio a partire dall’udienza già programmata per il 1° dicembre prossimo insieme ad altri due funzionari della Provincia.

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