Il Nazionale

Cronaca | 07 novembre 2022, 10:45

Ragazzo investito lungo la 336 di Malpensa: il lutto e le tante domande per una tragedia senza perché

Origgio e il Varesotto sotto choc per la morte di Francesco Meazza, il giovane di 25 anni travolto la notte tra sabato e domenica mentre camminava a piedi lungo la superstrada. La sua auto trovata poco distante. Laureato al Politecnico e con una vita davanti, perché si trovava lì nel cuore della notte?

Ragazzo investito lungo la 336 di Malpensa: il lutto e le tante domande per una tragedia senza perché

La notizia si è diffusa nella tarda mattina di ieri e ha lasciato davvero la comunità di Origgio senza parola. Il 25enne Francesco Meazza è morto prima dell’alba mentre stava camminando a piedi lungo la superstrada 336 di Malpensa all’altezza dello svincolo di Gallarate est, al confine con Busto Arsizio quando è stato colpito dalla vettura su cui viaggiavano un 24enne e un 21enne (leggi QUI).

L’impatto è stato violento, l’arrivo dei soccorsi rapido ma per Francesco non c’è stato niente da fare. L’autopsia chiarirà le cause della morte, ma per parenti e amici la domanda è una sola. Perché si trovava da solo a piedi su quella strada dopo la notte trascorsa con gli amici? La sua vettura, una Yaris, è stata trovata poco distante dal luogo dell’incidente. Francesco aveva le chiavi in tasca.

Domande che diventano più forti e pressanti quando si pensa che il giovane aveva una vita davanti. Neolaureato al Politecnico di Milano si divideva tra il lavoro che aveva trovato subito e la passione per lo sport che coltivava da tempo in paese impegnandosi anche con la Polisportiva Airoldi nel team di calcio.

da ilSaronno.it

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