Il Nazionale

Cronaca | 05 novembre 2022, 08:40

Tigotà, nuove minacce. Questa volta verso la guardia giurata in servizio nel punto vendita astigiano

“Almeno sappiamo chi sei, se succede qualcosa sappiamo chi venire a prendere”. Pochi giorni fa era stata minacciata una commessa. La guardia giurata sarebbe stata raggiunta in un bar, mentre era in pausa pranzo. Dallo store: "Se la situazione non migliorerà, valuteremo chiusura"

Tigotà, nuove minacce. Questa volta verso la guardia giurata in servizio nel punto vendita astigiano

“Almeno sappiamo chi sei, se succede qualcosa sappiamo chi venire a prendere”.

Non hanno esitato a ripresentarsi, a distanza di una settimana, raggiungendo la guardia giurata, che presta servizio all’interno dello store Tigotà di Asti, dentro a un bar mentre stava pranzando per scattargli delle foto e fargli avere un messaggio chiaro. 

Si tratta dello stesso gruppo che aveva promesso alle commesse che lavorano nello store di via Cuneo ad Asti di farle tornare a casa “con gli occhi neri”. 

Il fatto è accaduto giovedì scorso e l’uomo ha presentato denuncia alle forze dell’ordine. 

Il vigilantes durante la pausa è stato accerchiato da tre donne che gli hanno fatto chiaramente capire come l’atteggiamento delle commesse non sia stato di loro gradimento.

Una nuova minaccia che arriva a pochi giorni dalla situazione di tensione vissuta dalle collaboratrici due week-end fa, quando un gruppo di persone, chiamate da una donna che era già conosciuta per episodi legati a tentativi di furto, ha intimidito  le ragazze del punto vendita. Solo l’arrivo della Polizia, a cui erano state comunicate le targhe delle auto presenti nel parcheggio che non erano nuove a segnalazioni per episodi criminosi, ha permesso che la situazione tornasse alla normalità. 

Ora un nuovo capitolo aggiunge ulteriore tensione e preoccupazione a questa storia.

L’azienda sta vagliando ogni possibile soluzione con i legali per tutelare i nostri collaboratori e consentire alle forze dell’ordine di intervenire nella risoluzione del problema” fanno sapere dall’azienda.

Contiamo 675 punti vendita sul territorio nazionale, ma la situazione di Asti è la più complessa in assoluto dal punto di vista della sicurezza. Nel 2019 abbiamo spostato il negozio da dove si trovava precedentemente, in Corso Alessandria, proprio per ragioni di sicurezza, perché pensavamo che i problemi fossero legati al quartiere, ma purtroppo non è così. È nostro dovere tutelare il patrimonio umano e commerciale dell’azienda, ma se la situazione non cambierà saremo costretti a prendere in considerazione anche la possibilità di chiusura, con inevitabili e dannose conseguenze commerciali e occupazionali”. 

Chiediamo all’assessore alla Sicurezza azioni urgenti e concrete – concludono dalla società – noi abbiamo introdotto tutte le misure che la legge ci consente per tutelare i nostri collaboratori. Purtroppo, non si tratta di episodi di micro-criminalità isolati, in questo caso si è passato il segno e tutto ciò non è più tollerabile.

Comunicato stampa

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