“Siamo in una situazione di totale abbandono” è il grido d’allarme di Antonio Benedetto, residente storico delle case popolari del civico 46 di via Biglieri e presidente del comitato inquilini.
Costruita nel ’39 durante il regime fascista come primo edificio completamente in cemento armato, fu ristrutturato nel 1976 e da allora non è più stato toccato. 170 alloggi che usufruiscono di spazi comuni ormai lasciati in balia del degrado, dell’abbandono e purtroppo ora anche della criminalità.
I problemi strutturali
Mattonelle del cortile sollevate per la crescita delle radici, sedici scale fatte nello stesso periodo in cui è stato rilevato l’amianto, ma solo in tre risanate, sottotetti pieni di liquami dovuti ai numerosi piccioni, rifiuti abbandonati, senza tetto che trovano rifugio con tanto di materassi e divani negli androni di ingresso, luci rotte, finestre tolte perché pericolanti mai sostituite, cantine che si allagano.
Sospese le attività sociali
Le attività di assistenza organizzate dalla Circoscrizione 8 dopo la pandemia non sono più state riprese. “Non cambiavano le cose, ma sicuramente mitigava la situazione soprattutto dal punto di vista sociale”.
Spaccio nel cortile
Dulcis in fundo, nell’ultimo periodo si è aggiunto il problema dello spaccio nel cortile interno. “Il cancello è danneggiato e non si chiude, rimane aperto, per questo riescono a entrare e a spacciare indisturbati. E cominciato anche ad esserci le prime case occupate abusivamente”.
L’appello dei residenti
Insomma, una situazione insostenibile ormai da tempo soprattutto dal punto di vista della sicurezza. “Qui vivono tante persone anziane, non è possibile che vivano così. Sei anni fa avevamo stilato una lista dettagliata con tutti gli interventi da richiedere ad Atc. Non è mai stato fatto nulla, sono vent’anni che non si fa manutenzione. Quello che chiediamo loro è solo di aiutarci a vivere meglio, in sicurezza e con dignità”.
L’ultimo intervento in via Biglieri di Atc risale a luglio 2022 per una pulizia del cortile, ormai invaso dai rifiuti abbandonati.
“Le richieste più urgenti per noi sono il ripristino della sicurezza negli androni delle scale, dei cancelli che non si chiudono e almeno la sostituzione delle finestre lungo le scale. Poi certo servirebbe un cappotto termico per risparmiare, ma cominciamo a piccoli passi”.
Atc: “Spesi 50 mila euro per 139 interventi nel 2022. Percorreremo la strada dell’efficientamento energetico”
Proprio per venire incontro alle richieste dei residenti è stata organizzata una commissione in loco ad hoc dopo la presentazione dell’interpellanza del consigliere Alessandro Lupi cui è seguito un consiglio aperto cui hanno partecipato diversi cittadini per chiedere un aiuto sia ad Atc sia al Comune di Torino.
“L’impegno della Circoscrizione era dal punto di vista sociale e umano, Atc doveva impegnarsi dal punto di vista strutturale” spiega la vice presidente della Circoscrizione 8, Noemi Petracin. A tal proposito presenti il vice presidente di Atc Fabio Tassone e l’assessore Jacopo Rosatelli.
“Conosciamo i problemi - ha spiegato Tassone - 50 mila euro sono state le spese per lavori di manutenzione ordinaria su quella struttura nel 2022 per 139 interventi (dalle potature alla sostituzione boiler, ndr). Stiamo provando a percorrere la strada del partenariato pubblico privato, con una manifestazione di efficientemente energetico su quello impianto. Trovato l’operatore ottimale, si partirà con efficientamento per cambiare infissi, facciate, vetrate, caldaie. Sono molto fiducioso. Purtroppo per cambiare anche solo le lampadine dobbiamo fare una gara d’appalto, è il problema la burocrazia italiana”.
Rosatelli: "Verrò a controllare personalmente"
“Verrò personalmente a vedere qual è la situazione - ha promesso poi Rosatelli - Quello che dobbiamo fare tutti è che le persone vivano con gli stessi standard degli altri condomini”.
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