Dopo il via libera dal comune al nuovo market Esselunga a Sestri Ponente si scatena la polemica: il nuovo supermercato sorgerà nell'area ex Cognetex in via Hermada. Tra i residenti c’è preoccupazione per il futuro del tessuto socio-economico, in particolare per i commercianti di via Sestri.
A Sestri Ponente sono circa 4.500 i negozi presenti. L’apertura di una struttura come un supermercato potrebbe portare alla chiusura del piccolo commercio, senza tener conto del possibile aumento del traffico e del conseguente aumento d’inquinamento in un’area.
"Siamo delusi. La rete distributiva genovese è sofferente, sia essa grande, media o piccola; e lo è perché il periodo storico è sotto gli occhi di tutti - sottolinea Roberto Panizza, presidente Fida Confcommercio - Pandemia, crisi ed ora la mazzata dei costi di energia che ci troviamo ad affrontare.
Ci chiediamo perché di fronte a questo scenario ci obbligano anche a preoccuparci con una politica di aperture continue di grandi strutture di vendita che chiaramente non servono alla popolazione, considerato quante ce ne sono sul territorio e come sono diminuiti gli abitanti”.
La questione sicuramente sarà discussa nei prossimi giorni in consiglio comunale dove tutta l’opposizione si dice contraria al progetto. La consigliera comunale Maria Jose Bruccoleri attacca la presidente di Municipio Medio Ponente Cristina Pozzi:
“A fronte delle preoccupazioni che hanno i negozianti ed il CIV di Sestri Ponente in merito all’apertura dell’ennesimo supermercato questa donna nonché presidente Municipio 6 che non si vede mai tra negozianti non si vede mai per le strade non ci conosce non vive qui non compra qui sostiene (non so su quale base) che questo enorme Esselunga attaccato a via Sestri non porti sofferenza al commercio di quartiere ed a tutti quei negozi che ogni giorno da anni da generazioni portano avanti le loro attività.
Il municipio esprime parere positivo. Su quale base? Questa donna è consapevole che le attività commerciali andranno in crisi? Ma vogliamo davvero che via Sestri diventi come via Cantore un gioiello della città distrutta dai centri commerciali?”.
Non tarda ad arrivare la risposta dalla maggioranza che in una nota afferma che i commercianti sono in difficoltà a causa delle politiche sbagliate targate PD:
“Ci saremmo aspettati la stessa preoccupazione per il piccolo commercio quando il centro sinistra per anni ha riempito la città di supermercati a marchio Coop, che conta ora ben 31 punti vendita a Genova - si legge nella nota firmata Vince Genova, Lista Toti per Bucci, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Genova Domani del Municipio 6 - Questa amministrazione ha interrotto il monopolio ed e’ questo che in realtà li preoccupa.
I commercianti sono in difficoltà non per colpa di Esselunga (che avrà solo 3 punti vendita in totale su Genova), ma grazie alle politiche scellerate che il centrosinistra ha perpetrato per anni quando era maggioranza di governo a Roma, a partire dalla Legge Bersani che ha liberalizzato le licenze, all’introduzione di patrimoniali e alle tasse che non ha mai voluto abbassare.
L’avvento di Esselunga a Sestri Ponente è un’opportunità per le tasche dei cittadini perché con la concorrenza ci sarà una tendenza alla diminuzione dei prezzi.
Inoltre aumenteranno i posti di lavoro, verrà bonificata l’area, ci saranno parcheggi ad uso pubblico che permetteranno anche ai clienti di poter visitare sestri ponente o la Marina dopo aver fatto la spesa, e di poter quindi fare acquisti anche fuori, godendo dei servizi che offre tutta la delegazione.
Sono tutti vantaggi, tranne per chi vuole fare polemica strumentale e sta dalla parte della decrescita infelice”.
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