Il Nazionale

Cronaca | 04 ottobre 2022, 17:03

Crollo del viadotto di Fossano: c'è il giudice, il processo prenderà il via il 25 ottobre

Il dibattimento era stato inizialmente assegnato a un magistrato che ha in seguito ottenuto il trasferimento ad altra sede. Un secondo giudice si era quindi dichiarato incompatibile. Ora il presidente del Tribunale ha ordinato il procedersi oltre

Crollo del viadotto di Fossano: c'è il giudice, il processo prenderà il via il 25 ottobre

A cinque anni dal collasso del ponte della tangenziale di Fossano si appresta finalmente a partire l’istruttoria dibattimentale del processo aperto sulla vicenda dal Tribunale di Cuneo.

Il crollo, avvenuto il 18 aprile 2017, portò il rinvio a giudizio di nove soggetti con rito ordinario. Il 20 giugno scorso, stando a quanto aveva calendarizzato dal giudice Alice Di Maio, avrebbe dovuto iniziare l’attività istruttoria, con sentenza fissata per il 2023.

Se numerose sono state le questioni preliminari avanzate dalle difese e dalla Procura durante le cosiddette ‘udienze filtro’ l’istruttoria ha subìto un ulteriore rallentamento nel suo inizio. Il trasferimento ad altra sede del magistrato Alice Di Maio ha infatti costretto alla riassegnazione del fascicolo alla collega del dibattimento Emanuela Dufour, che prima del 2017 svolgeva però il ruolo di giudice per l’udienza preliminare. Lunedì 20 giugno il nuovo magistrato aveva così dichiarato la propria incompatibilità, in quanto, quando svolgeva il ruolo di Gip, si era già pronunciata in merito alle posizioni di alcuni coimputati.

Su tale incompatibilità si è ora pronunciato il presidente del Tribunale di Cuneo che, ricevuti gli atti della richiesta di astensione da parte del giudice, ha ordinato il procedersi oltre: sarà dunque il giudice Dufur a celebrare il processo, con istruttoria fissata a partire dall’udienza in calendario per il prossimo 25 ottobre.

Il procedimento in questione, alle spalle, ha un’attività di indagine molto corposa: si tratta di una riunione di tre fascicoli. Il primo si snoda su un impianto accusatorio di disastro colposo, che vede imputati sei responsabili delle aziende appaltatrici. Il secondo riguarda sei dipendenti Anas, sotto accusa per omesso controllo. Il terzo procedimento, invece, si riferisce ai lavori eseguiti sulla circonvallazione nel 2006, quando venne scarificato il manto stradale.

CharB.

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