Il Nazionale

Cronaca | 06 settembre 2022, 07:11

Emergenza casa a Taggia: donna chiede aiuto ad ARTE e segnala irregolarità, Parolini "Denunciate sempre e interveniamo ma non abbiamo potere ispettivo"

"Stiamo solo cercando una casa, non importa se con ARTE o con i privati ma così non possiamo più andare avanti" - è quanto ci ha raccontato una donna di Taggia.

Emergenza casa a Taggia: donna chiede aiuto ad ARTE e segnala irregolarità, Parolini "Denunciate sempre e interveniamo ma non abbiamo potere ispettivo"

"Stiamo solo cercando una casa, non importa se con ARTE o con i privati ma così non possiamo più andare avanti". E' quanto ci ha raccontato una donna di Taggia che preferisce rimanere anonima. La sua è una situazione difficile, lei e sua sorella lavorano regolarmente, vivono insieme ad una persona invalida al 100%, un minore ed una ragazza che al momento non può lavorare per problemi di salute. 

Nella casa dove vive questa famiglia c'è un grave problema di muffa, così tre anni fa, questa donna ha fatto domanda per chiedere l'accesso alle case popolari di ARTE, l'Azienda Regionale Territoriale per l'Edilizia. "Ho fatto domanda e mi hanno detto che ero ventiseiesima nella graduatoria. Ho aspettato il mio turno e nel frattempo ho cercato soluzioni alternative. Nella casa dove viviamo ora, non ho problemi a dire che mi vergogno a farci venire qualcuno. - racconta l'intervistata - La muffa ha intaccato mobili, vestiti, quadri, elettrodomestici non è un ambiente salubre dove rimanere. Il problema sono gli affitti. Siamo in tanti, ci serve una casa abbastanza grande e senza barriere architettoniche. In giro se chiedi non trovi niente a meno di 750 euro e non ce lo possiamo permettere, nonostante il lavoro ho comunque una famiglia da mantenere".

Per questo avete scelto di provare a ottenere una casa popolare? "Esatto. Ho presentato domanda ad ARTE perché mi era sembrata una possibilità concreta di trovare una soluzione decorosa a un prezzo ragionevole. Da quando ho presentato domanda sono rimasta sempre alla stessa posizione in graduatoria, sono ventiseiesima. Io aspetto e non chiedo di passare davanti a nessuno però è chiaro che ci sia un problema di fondo nella gestione delle case popolari". 

Di che tipo? "Lavoro nel sociale e ho contatti con chi vive in queste palazzine a Taggia. Ci sono persone che vivono da sole in 100 mq di casa e vorrebbero spostarsi in un alloggio più piccolo, perchè più adeguata alle loro necessità. C'è anche chi vive in quelle case pur non avendone titolo, perchè l'appartamento è stato assegnato alla convivente ma con lei vive una persona che ha casa di proprietà a Taggia ma la usa per affitto ad uso turistico. Non è giusto, né per me né per gli altri che stanno aspettando un alloggio. Perchè non fanno i controlli?" 

Ha chiesto aiuto in Comune? "Certo, il sindaco Mario Conio, il vicesindaco Espedito Longobardi, l'assessore Laura Cane, hanno fatto quello che potevano. Si sono spesi in prima persona per portare il mio caso all'attenzione di ARTE ma il Comune non ha voce in capitolo sulle case popolari. Ci serve un'abitazione e credo che avere una casa sia un mio diritto. Spero che qualcuno possa aiutarci".

Abbiamo posto la questione all'attenzione di Antonio Parolini, amministratore unico di ARTE Imperia. "Ci dispiace per la signora ma storicamente su Taggia non ci sono molti alloggi, circa un centinaio e si liberano raramente. Eventualmente può valutare di spostarsi, ad esempio su Sanremo dove c'è un maggior numero di nostre abitazioni e quindi qualche possibilità in più sul turnover. Quando sarà il suo turno, nel rispetto della graduatoria sarà nostra premura contattarla, ovviamente non possiamo obbligare le persone a scegliere case diverse, anche se sono sole e vivono in alloggi di grandi metrature. E' difficile che qualcuno rinunci" - ha replicato Parolini. 

"Circa le altre problematiche evidenziate, io lo dico sempre: denunciate. Come ARTE non abbiamo potere ispettivo ma se ci sono delle denunce interveniamo e le giriamo alla procura. Da quando sono entrato nel 2017 sono sempre intervenuto e gli inquilini abusivi li abbiamo allontanati. - conclude Parolini - Questa signora fa parte delle numerose domande che sono presenti in graduatoria ma rispetto al passato oggi non c'è una casa libera tra quelle in nostra gestione". 

Stefano Michero

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