Il Nazionale

Politica | 02 settembre 2022, 11:01

Al via la rimozione dei rifiuti nell'ex campo rom di Lungo Stura Lazio

Il sindaco Stefano Lo Russo ha firmato un'ordinanza che impone di togliere la spazzatura per il rischio esondazione e incendi

Al via la rimozione dei rifiuti nell'ex campo rom di Lungo Stura Lazio

Al via la rimozione degli rifiuti in Lungo Stura Lazio, dove c'era la baraccopoli dei rom. Dopo l'allarme ambientale lanciato a luglio dalla Procura di Torino, negli scorsi giorni sono iniziati i lavori di bonifica dell'area di proprietà demaniale sull'argine sinistro del fiume, vicino all'Iveco. Il sindaco Stefano Lo Russo il 29 agosto ha sottoscritto una nuova ordinanza che impone a IVECO, Enel Italia SpA ed Agenzia del Demanio di togliere la spazzatura abbandonata negli anni per il rischio di ostruzioni in caso di esondazione della Stura, così come quello di incendio. 

Rischio esondazione 

Un problema più concreto il primo, viste le piogge dell'ultima settimana e dell'imminente stagione estiva. Il primo cittadino aveva già firmato un documento per lo sgombero del terreno ad inizio agosto, ma i tre soggetti coinvolti avevano fatto sapere di non poter svolgere i lavori nei tempi richiesti e avevano domandato una proroga. 

Esposto in Procura 

L'obiettivo ora è ripulire l'area, dove un tempo sorgeva un campo rom sgomberato nel 2015. Nel corso degli anni l'area sull'argine sinistro del fiume è diventata una discarica a cielo aperto, tanto da spingere Iveco e Enel nel 2019 a presentare un esposto in Procura. Gli uffici giudiziari, dopo un sopralluogo effettuato lo scorso 12 luglio, hanno mandato una notifica al sindaco Stefano Lo Russo e ai suoi assessori segnalando la pericolosità ambientale e sollecitando un intervento, iniziato appunto negli scorsi giorni.

Cinzia Gatti

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