Sasha (nome di fantasia) ha otto anni e abitava a Mariupol. Un giorno tornando da scuola a casa non l'ha più trovata, così come i suoi genitori e nonni. Tutti spazzati via ed uccisi durante un bombardamento. Unico sopravvissuto Simba, il suo gatto, che l'ha accompagnata nel suo viaggio in Italia ed è diventato una mascotte. Insieme a lei altri venti orfani dai 7 ai 18 anni, bambini e ragazzi che la guerra ha reso orfani o che lo erano già prima del conflitto.
Ospiti a Castellamonte
Il gruppo di ventuno maschi e femmine, tutti provenienti da Mariupol e zone limitrofe, è arrivato in Piemonte lo scorso 5 luglio. Per quasi due mesi sono stati ospiti a Castellamonte. La cittadina del Canavese ha aperto le sue porte a questi giovani profughi. Padre Angelo ha messo a disposizione l'oratorio della sua parrocchia, riconvertito in dormitorio/sala giochi/area studio grazie al suo impegno e un importante aiuto economico di Borello Supermercati.
Ad assistere i ventuno ragazzi l'associazione Memoria Viva, che grazie ad alcuni contatti con la Polonia e la Romania nei mesi precedenti aveva già attivato un ponte umanitario per mandare cibo, farmaci e altri beni di prima necessità in Ucraina.
In campo il paese
Anche le famiglie di Castellamonte hanno deciso di adottare temporaneamente gli orfani. Molti i nuclei che in questi due mesi si sono recati al centro di accoglienza temporaneo per dare concretamente una mano, lavare i vestiti dei ragazzi e preparare loro anche da mangiare. Ma oggi è stato il tempo dei saluti.
Il ritorno in Ucraina
Il gruppo, nonostante le richieste di rimanere, ha deciso di tornare a casa. Specchio dei Tempi ha messo loro a disposizione un bus e organizzato il viaggio di rientro. Partiti intorno all'ora di pranzo dal teatro Regio, dopo circa 15 ore di pullman arriveranno a Cracovia. Lì verranno divisi e smistati in diversi orfanotrofi ucraini, a seconda dell'età.
Portano in patria anche decine di pacchi contenenti quaderni, fogli bianchi, pennarelli e altro cancelleria, oltre a passeggini, seggioloni e prodotti per l'infanzia. Materiale raccolto grazie all'impegno dell'Associazione Memoria Viva, Associazione Nazionale Vigili del Fuoco e Unicef.
Alla partenza per un saluto anche la Presidente del Consiglio Maria Grazia Grippo: "La casa non è solo fatte dalle mure domestiche, ma è anche il luogo dove per atmosfera e lingua ti accoglie. È chiaro che avevano bisogno di vedere qualcosa di famigliare" .
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