Erano ignari e soprattutto consapevolmente tranquilli perché quelle polizze le avevano pagate e gli erano state consegnate in via telematica. Fino a quando non sono stati fermati dalla Polizia Locale di Busto Arsizio in uno dei tanti posti di controllo in strada, recentemente intensificati dalle campagne sulla sicurezza stradale fortemente volute dall’amministrazione. Solo a quel punto, quando veniva loro contestata la mancata copertura assicurativa con la sanzione di 866 euro e il sequestro amministrativo del mezzo, capivano che dietro quell’offerta tanto allettante che li aveva attratti sul web, c’era qualcosa che non tornava.
Gli incolpevoli cittadini, preso atto di essere stati truffati, hanno sporto denuncia al Comando della Polizia Locale di Busto che ha avviato le indagini, in particolare sulle modalità delle transazioni bancarie effettuate e sulle utenze telefoniche mobili utilizzate, acclarando che la modalità fosse pressoché sempre la medesima: falsi siti internet o false “landing page” che anziché direzionare gli utenti verso i siti delle assicurazioni ufficiali, li hanno portati a porsi in contatto con soggetti non legati ad alcuna compagnia.
Da lì la modalità di truffa è stata rituale: chat su “Whatsapp” in cui gli ignoti si professavano “Amministratori Delegati” o “Dirigenti” delle compagnie assicuratrici, pagamenti effettuati con ricarica su carte prepagate e restituzione di polizze false. Tra l’altro, queste carte elettroniche di ultima generazione, sono munite anche di un Iban, pertanto l’utente si sente maggiormente al sicuro, in quanto anziché come “ricarica” la transazione viene proposta con “bonifico” (volutamente con la modalità istantanea affinché non possa essere revocato).
La proficua e intensa attività di indagine, diretta dal Vice Commissario Patrizio Pastore, ha permesso di risalire agli autori dei reati, cinque soggetti campani, tra i quali tre donne, e cinque soggetti extracomunitari.
Sono stati tutti deferiti a vario titolo e in concorso tra loro, alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio per il reato di truffa previsto dall’art. 640 del Codice Penale, punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 51 a 1.032 euro.
Purtroppo, questi falsi siti offrono polizze Rc auto a tariffe vantaggiose rispetto a quelle ufficiali. Sfruttano impropriamente nomi di imprese regolari o di intermediari regolarmente iscritti.
Come è accaduto per i diversi automobilisti sopra citati, attratti dalle prospettive di risparmio, oltre al danno di aver perso del denaro ci si è esposti al rischio di guidare senza copertura assicurativa, di vedersi sequestrare il veicolo o di essere chiamati a rispondere direttamente e personalmente delle dei danni occorsi in caso di incidente stradale.
Quali accorgimenti
Al fine di poter evitare la possibilità di sottoscrivere polizze assicurative fasulle, il Comando della Polizia Locale di Busto indica alcuni suggerimenti da adottare:
1) diffidare sempre da annunci che chiedono, da subito, dati bancari e millantano prezzi stracciati o palesemente fuori mercato;
2) controllare che l'azienda promotrice sia inserita negli appositi elenchi delle compagnie autorizzate IVASS (reperibile sul sito internet dell'Istituto);
3) se il soggetto che propone il contratto è un intermediario, deve essere reperibile nel predetto sito dell'IVASS;
4) al momento del preventivo verificare tutte le voci relative a massimali e franchigia, verificando l'effettiva convenienza;
5) i pagamenti devono sempre essere tracciabili: non accettare mai modalità di pagamento quali ricariche su carte Poste Pay o prepagate o servizi di trasferimento di denaro contante, prestando ben attenzione ad eventuali richieste di bonifico in quanto le carte prepagate di ultima generazione sono munite di IBAN come un normale conto corrente.
L’Assessore alla Sicurezza Loschiavo ed il Comandante della Pl, Claudio Vegetti, nell’esprimere il più vivo compiacimento per l’accuratezza dei controlli messi in atto, colgono l’occasione per invitare a seguire i suggerimenti proposti al fine di prevenire il ripetersi di ulteriori truffe a danno degli automobilisti.
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