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Sport | 12 agosto 2022, 17:18

Calcio, Savona. Cannella e Cittadino attaccano la squadra: "Abbiamo ricevuto richieste indecenti da parte dei giocatori. Non tratteniamo nessuno, ci sono le competenze per ricostruire una nuova rosa nell'arco dei pochi giorni"

La rottura pare ormai totale tra dirigenza e Prima Squadra: "Chi non vuole rimanere è libero di andarsene, ma seguendo le dovute procedure. Mai chiesta una riduzione dei compensi, la conferma del budget è stata scritta nero su bianco".

Calcio, Savona. Cannella e Cittadino attaccano la squadra: "Abbiamo ricevuto richieste indecenti da parte dei giocatori. Non tratteniamo nessuno, ci sono le competenze per ricostruire una nuova rosa nell'arco dei pochi giorni"

"Qui alberga il dialogo". Così l'avvocato Massimo Cittadino si è espresso nelle ultime battute della conferenza stampa di mercoledì mattina all'NH Hotel.

Gli intendimenti del nuovo direttore generale biancoblu sono però naufragati poche ore più tardi, con la sostanziale rottura che si è venuta a creare con la Prima Squadra.

Tante le voci che ci sono rincorse e su cui il presidente Sebastiano Cannella e lo stesso avvocato hanno voluto fare chiarezza.

 

Alcuni giocatori sono già stati trasferiti ad altre società, altri sembrano in procinto di farlo. Per quali ragioni si è creata questa spaccatura?

"Quando siamo arrivati abbiamo incontrato mister Girgenti  e il direttore sportivo Grabinski in hotel, l quali ci hanno comunicato le richieste da parte dei giocatori, soprattutto quelli più anziani, per iniziare la stagione.

Richieste di per sè indecenti: ci sono stati infatti richiesti degli assegni a garanzia, senza che noi fossimo ovviamente in dovere di farlo.

Per evitare fratture abbiamo dato comunque il nostro assenso, ma durante la pizzata che abbiamo organizzato e offerto, da gran signori, per creare un clima di convivialità, ci è stato chiesto addirittura il pagamento in anticipo di un buon numero di mensilità. Una richiesta francamente irricevibile".

 

Qui, da parte vostra, è avvenuta la spaccatura.

"Era inevitabile, siamo stati vittima di fatto di un ricatto. O ci pagate in anticipo oppure lasciamo il Savona a ridosso del via della preparazione".

"Al sottoscritto - sottolinea il presidente Cannella - erano stati addirittura richiesti assegni personali, al di fuori del normale rapporto tra giocatore e società".

 

Avete richiesto alla squadra una riduzione dei compensi?

"Queste sono vili menzogne - ribatte l'avvocato Cittadino - e dirò di più: nel verbale redatto durante l'assemblea che ha sancito il nostro ingresso nella società abbiamo firmato nero su bianco il rispetto integrale del budget prefissato dalla vecchia dirigenza".

 

Ci siamo accollati i debiti, confermando anche un budget abnorme per la Prima Categoria. Di più cosa avremmo potuto fare?

"Non capiamo il comportamento dei giocatori. Se non avessimo rispettato gli impegni con cadenza mensile avrebbero potuto tranquillamente presentare vertenza agli organi competenti federali, umiliandoci sulla pubblica piazza".

 

Ricomporre i pezzi ora è complicato.

"Noi non teniamo nessuno controvoglia. Giocare per il Savona deve essere un piacere e un onore. Chi vorrà potrà inviare una mail alla Vela Costruzioni S.r.l. e valuteremo caso per il caso il da farsi, rispettando le normali procedure. Ci teniamo a precisare che i primi trasferimenti sono stati fatti alle nostre spalle, senza che fossimo consultati".

 

Il rischio di non avere di fatto una squadra a pochi giorni dal via degli allenamenti è tangibile.

"Noi ci siamo presentati con umiltà, senza fare proclami, consci delle ferite ancora aperte per le passate gestioni, ma una cosa dev'essere chiara a tutti: abbiamo le competenze e la solidità per allestire una squadra competitiva nel giro di pochissimo tempo. Abbiamo confermato l'attuale rosa e l'attuale staff tecnico solo per rispetto del lavoro portato avanti fino ad ora".

 

Il rapporto con il tecnico e il direttore sportivo è quindi compromesso?

"Non li sentiamo entrambi da giorni. Se saranno in grado di riallestire una squadra adeguata saremmo i primi ad esserne felici, altrimenti è chiaro che trarremo le dovute conclusioni".

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