Il Nazionale

Cronaca | 18 luglio 2022, 07:11

Imperia, confessa di aver provocato un incidente e di essere scappato: 40enne assolto. Il giudice "Dichiarazioni inutilizzabili, non c'era l'avvocato"

Per la Procura, l'uomo alla guida di una Golf avrebbe urtato una Vespa in zona Prino. Il conducente dello scooter ha riportato lesioni giudicate guaribili in 30 giorni. Il giudice Gamba ha accolto la richiesta del difensore, Sandro Lombardi

Imperia, confessa di aver provocato un incidente e di essere scappato: 40enne assolto. Il giudice "Dichiarazioni inutilizzabili, non c'era l'avvocato"

Si è concluso con una sentenza di assoluzione il processo a carico di K.F., 40enne tunisino, accusato di omissione di soccorso in seguito di un incidente stradale. I fatti risalgono al 2 settembre del 2019 e sono avvenuti in zona Prino a Imperia.

Lo ha deciso il giudice monocratico Daniela Gamba che ha accolto quanto invocato dal difensore, l’avvocato Sandro Lombardi. Il pm, Maria Curcio, aveva invece richiesto la condanna a 1 anno di reclusione.

Secondo la ricostruzione operata dalla Procura, il 40enne era alla guida di una Golf e dopo aver urtato una Vespa, non avendo rispettato lo stop, avrebbe provocato la caduta a terra del conducente delle due ruote. L’uomo, alla guida del motorino, ha riportato alcune lesioni giudicate guaribili in 30 giorni.

Subito dopo il sinistro, però il 40enne sarebbe scappato via senza preoccuparsi delle condizioni del ferito e senza quindi prestargli assistenza. “L’istruttoria dibattimentale, è scritto nelle motivazioni della sentenza, non ha consentito di accertare al di là di ogni ragionevole dubbio, la penale responsabilità dell’imputato".

Un testimone aveva dichiarato di aver visto l’incidente e che alla guida della Golf vi era un uomo, ma il teste non è riuscito a prendere la targa dell’auto ed inoltre pur avendo riferito alcuni tratti somatici dell’automobilista, “non è stato sottoposto ad alcun riconoscimento”.

Ma c’è di più. L’imputato, la sera dell’incidente, si recò presso la stazione dei Carabinieri di Imperia dichiarando di “essere l’autore del reato”. La sua auto venne esaminata e il danno sulla parte anteriore della carrozzeria era “astrattamente compatibile col sinistro stradale avvenuto poche ore prima”. Inoltre, altri testimoni dichiararono che l’imputato “spaventatissimo, confessò loro di aver causato un incidente stradale e di essersi dato alla fuga e che essi consigliarono di riferire tutto ai Carabinieri”.

Le dichiarazioni rese ai Carabinieri, però non si sono potute utilizzare in quanto non era presente il difensore ciò, ai fini del dibattimento, rappresenta un “grave limite” in quanto le modalità informali avvenute tra l’imputato e le forze dell’ordine sono “del tutto incompatibili” con quanto prevede la legge.

Il giudice quindi non ha potuto fare altro che assolvere il tunisino in quanto “gli altri elementi dibattimentali acquisiti, meramente indiziari, non sono di per se stessi sufficienti ad affermare, al di là di ogni ragionevole dubbio, la penale responsabilità dell’imputato in ordine al reato contestatogli”.

Angela Panzera

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