Sono circa 80 gli ettari di bosco che sono andati distrutti in un incendio che, nel pomeriggio di ieri ma anche stanotte ha tenuto col fiato sospeso la città di Taggia e tutto l’entroterra della Valle Argentina, mettendo in apprensione buona parte della provincia. Intanto le fiamme sono ripartite in regione Licheo. Un elicottero sta proseguendo i lanci.
I fumi dell’incendio, infatti, erano visibili da tutta la città di Taggia ma anche da quelle limitrofe, tanto che alcuni residenti di Sanremo hanno chiamato i Vigili del Fuoco temendo in un rogo anche nell’entroterra della città dei fiori.
Mentre si fa la classica conta dei danni è stato confermato che l’incendio non è partito per un classico ‘abbruciamento’ (ovvero i roghi pilotati nelle campagne) ma per cause ancora in via d’accertamento da un magazzino per il ricovero attrezzi, in un appezzamento di terreno sulla provinciale 548. Le fiamme hanno anche intaccato la linea elettrica e lo ‘sfiammamento’ ha intaccato la linea stessa, ingrandendo rapidamente il rogo. E’ stato anche confermato che il proprietario del magazzino non era presente nel suo terreno ma è arrivato poco dopo.
Intanto stanno terminando i passaggi dei due Canadair e dell’elicottero mentre a terra prosegue ancora per qualche ora l’opera di bonifica svolta da Vigili del Fuoco, Volontari anti incendio e Protezione Civile. I pompieri arrivati da fuori provincia (Lucca, Pistoia, Genova, Savona e Torino) stanno lasciando la zona.
Tra l’altro l’incendio ha anche ripreso vigore questa notte, ma grazie alla presenza dei soccorritori è stato subito fermato. Ieri, lo ricordiamo, erano state evacuate alcune abitazioni ma i residenti sono potuti rientrare velocemente e in sicurezza.
Rimane l’amarezza nel guardare l’intero costone di una montagna completamente distrutto da un incendio che forse era evitabile, anche se in questo caso si è trattato di una tragica fatalità. Rimane anche il problema dei cosiddetti ‘abbruciamenti’ nelle campagne che, purtroppo, sono spesso la ‘miccia’ degli incendi più gravi che si verificano in montagna. Diversi Sindaci della nostra provincia, in assenza (almeno per ora) di quella regionale, hanno emanato Ordinanze specifiche per vietarli.
Proprio in queste ore una Ordinanza è in preparazione proprio a Taggia e che verrà emanata tra poco. Purtroppo il gran caldo e la siccità che attanagliano la nostra provincia non preannunciano nulla di buono per un’estate che inizierà domani e che si prevede difficile proprio sui fronti degli incendi e della fornitura d’acqua.
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