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Sport | 16 giugno 2022, 17:13

Quindici Daspo per i disordini dopo la gara con la Fortitudo

Il tentativo di scontrarsi con i tifosi bolognesi al termine della partita del 24 aprile a Masnago è costato caro a 15 ultras varesini: il divieto di accesso va da un minimo di 2 ad un massimo di 8 anni per i recidivi. Per 5 tifosi è scattato anche l'obbligo di firma in occasione di future partite

Quindici Daspo per i disordini dopo la gara con la Fortitudo

È costato caro a 15 ultras varesini il tentativo di scontrarsi con gli omologhi bolognesi in occasione dell’incontro di basket tra le squadre della Openjobmetis Varese e della Fortitudo Bologna il 24 aprile scorso al palazzetto di Masnago.

Animati dalla forte contrapposizione risalente nel tempo, un gruppo di ultras varesini ha cercato, al termine dell’incontro, di aggirare il cordone delle forze dell’ordine che già in fase di afflusso era riuscito a contenere i tentativi di “contatto” che si erano limitati a sfottò e insulti.

Il tempestivo adeguamento del dispositivo di ordine pubblico ha consentito di bloccare il nuovo tentativo dei tifosi varesini che, non paghi, hanno ingaggiato uno scontro con le forze dell’ordine lanciando petardi e brandendo cinture e bastoni.

Nonostante alcuni contusi tra gli agenti, il tentativo è stato respinto, garantendo il regolare deflusso dei tifosi ospiti.

A seguito di questi episodi sono stati adottati, da parte del questore di Varese, 15 provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive (DASPO) da un minimo di 2 anni ad un massimo di 8, per i soggetti recidivi in quanto già in passato sanzionati con tali provvedimenti.

Per 5 ultras scatterà, quale ulteriore aggravamento della misura di prevenzione, anche l’obbligo di firma presso uffici della polizia in occasione di futuri incontri.

Redazione

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