Passate le 24 ore dalla chiusura delle urne si può cominciare a ragionare per scenari. Il vero spartiacque sarà ovviamente il ballottaggio di domenica 26 giugno tra Patrizia Manassero (candidata a sindaca della coalizione di centrosinistra) e Franco Civallero (nome scelto dal centrodestra cuneese per ricoprire la carica di primo cittadino) ma, nell'attesa e al netto delle preferenze ottenute, si può già delineare l’assetto del nuovo consiglio comunale del capoluogo.
Cuneo, essendo capoluogo di provincia, vedrà rappresentati in consiglio 32 consiglieri.
MOVIMENTI ESCLUSI
Nessuna seggiola prevista per i due ‘movimenti’ in corsa: il “tre vu” di Juan Carlos Cid Esposito e il “cinque esse” di Silvia Cina non superano la soglia del 3%.
PER LAURIA UN UNICO CONSIGLIERE
Con il 6,74% la coalizione di sei liste guidata da Beppe Lauria potrà contare su un solo consigliere. Posto solitamente occupato dal candidato sindaco. Se, però, dopo anni di attività in comune, Lauria dovesse optare per il ‘gran rifiuto’ (ragionamento da lui espresso a voce alta durante la nostra diretta elettorale) potrebbe aprirsi la possibilità di vedere la prima esclusa Nicoleta Prisacaru (che ha ottenuto 95 preferenze con “Cuneo per Cuneo Lauria Sindaco”) sedersi tra i banchi della sala del consiglio.
BOSELLI TORNA IN CONSIGLIO
Con il 7,74% il candidato sindaco Giancarlo Boselli tornerà a sedere tra i banchi di via Roma. A capo degli “Indipendenti”, sarà consigliere ‘indipendentemente’ dall’esito del ballottaggio. Con un discrimine che vedremo più avanti.
QUATTRO PER TOSELLI, ESCLUSO IL VOTATISSIMO ROMEO
Parrebbe blindato l’assetto in consiglio della coalizione guidata da Luciana Toselli dopo l’ottimo risultato ottenuto che, con il 16,41%, potrà contare su quattro consiglieri. Dovrebbe restare invariata la compagine dei Beni Comuni del quinquennio 2017-2022, che ha visto Luciana Toselli, Nello Fierro e Ugo Sturlese. Primo escluso della lista il dirigente scolastico del "De Amicis" Paolo Romeo, nonostante le 188 preferenze ottenute. Il quarto nome arriverà dalla lista Cuneo Mia: il votatissimo Claudio Bongiovanni.
I ‘BLINDATI’
A questo punto partono i ragionamenti sulla base degli esiti del ballottaggio. Al di là del risultato, per il centrodestra dovrebbero avere un posto certo in consiglio Noemi Mallone e Massimo Garnero (Fratelli D’Italia), Valter Bongiovanni e Maria Carla Chiapello (Lega). Per il centrosinistra Antonino Pittari, Sara Tomatis, Carla "Santina" Isoardi (PD), Luca Serale e Valter Fantino (Centro Per Cuneo), Marco Vernetti di (Cuneo Solidale e Democratica) e Paola Olivero (Crescere Insieme).
IL PREMIO DI MAGGIORANZA
Nell’ipotesi dovesse spuntarla Franco Civallero la coalizione di centrodestra non avrebbe diritto al premio di maggioranza di 20 seggi, ma potrebbe contare su ‘soli’ 18 consiglieri (6 Fratelli d’Italia, 6 Lega, 5 SìAmo Cuneo, 1 Forza Italia). Questo perché nel primo turno Manassero ha ottenuto più del doppio dei voti del centrodestra.
L’OPZIONE CIVALLERO
Se domenica dovesse vincere l’uomo de ‘l Caprissi la maggioranza sarebbe così composta.
Per Fratelli d’Italia oltre a Mallone e Garnero si aggiungerebbero Andrea Massarenti, Osvaldo Pecollo, Denis Scotti e Armando Scuto. Prima esclusa Laura Cresto. Per la Lega oltre a Bongiovanni e Chiapello, entrerebbero Alan Gili, Laura Peano, Nicola Perna e Flavio Silvestro. Prima esclusa: Lorena Bellino. Per SìAmo Cuneo i primi cinque più eletti: Mavy Civallero, Laura Menardi, Davide Carta, Mario Musso e Giorgia Botasso. Primo escluso: Demis Donzino. Per Forza Italia la spunterebbe Paola Dadone con primo escluso Massimo Pellegrino.
La minoranza ‘al ballottaggio’ avrebbe 8 seggi: la candidata a sindaco Patrizia Manassero, tre seggi per il Pd, 2 per Centro per Cuneo, 1 per Cuneo Solidale e 1 per Crescere Insieme.
Per il Partito Democratico: Antonino Pittari, Sara Tomatis, Carla Isoardi. Primo escluso: Gianfranco Demichelis. Per Centro Per Cuneo Luca Serale e Valter Fantino. Prima esclusa Cristina Clerico. Per Cuneo Solidale Marco Vernetti: primo escluso Alessandro Spedale. Per Crescere Insieme Paola Olivero. Primo escluso Elio Beccaria.
A seguire i già citati Luciana Toselli con Ugo Sturlese e Nello Fierro (Beni Comuni) e Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia). Giancarlo Boselli (Indipendenti) e Beppe Lauria (Lauria Sindaco).
L’OPZIONE MANASSERO
Se a vincere il ballottaggio dovesse essere Patrizia Manassero scatterebbe il premio di 20 seggi come premio di maggioranza. Si vedrebbe allora una spartizione di questo tipo: 7 seggi al Pd, 7 a Centro Per Cuneo, 3 a Cuneo Solidale e 3 a Crescere Insieme.
La minoranza di centrodestra vedrebbe un netto ridimensionamento. Al posto dei 18 consiglieri ne vedrebbe rappresentati solamente cinque (Civallero, 2 di Fdi e 2 di Lega con l’esclusione di SìAmo Cuneo e Forza Italia).
La maggioranza potrebbe essere così composta.
Per il Partito Democratico: Antonino Pittari, Sara Tomatis, Carla Isoardi, Gianfranco Demichelis, Erio Ambrosino, Carmelo Noto, Domenico Giraudo. Prima esclusa: Claudia Carli. Per Centro per Cuneo: Luca Serale, Valter Fantino, Cristina Clerico, Luca Pellegrino, Davide Dalmasso, Ettore Grosso, Silvano Enrici. Prima esclusa: Monica Pellegrino. Per Cuneo Solidale e Democratica: Marco Vernetti, Alessandro Spedale, Stefania Maria D’Ulisse. Prima esclusa: Alessia Deninotti. Per Crescere Insieme Paola Olivero, Elio Beccaria, Andrea Girard. Primo escluso: Mario Di Vico.
La minoranza di centrodestra sarebbe composta da Civallero e i ‘quattro’ delle due liste. Fratelli D’Italia: Noemi Mallone e Massimo Garnero. Primo escluso: Andrea Massarenti. Lega: Valter Bongiovanni e Maria Carla Chiapello. Primo escluso Alan Gili.
Anche qui chiudono il consiglio Luciana Toselli con Ugo Sturlese e Nello Fierro (Beni Comuni) e Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia). Giancarlo Boselli (Indipendenti) e Beppe Lauria (Lauria Sindaco).
LA CARTA ‘ARMELLINI’
Se per Lauria e Toselli l’esito del ballottaggio è ininfluente (almeno per quanto concerne l’assetto dei propri schieramenti), stessa cosa non si può dire per Giancarlo Boselli.
Se il ritorno in consiglio del già vice sindaco nell’era Valmaggia è certo, con la legge sul premio di maggioranza si potrebbe liberare (in caso di vittoria di Patrizia Manassero) un posto, che andrebbe coperto dal più eletto della lista “Indipendenti”: il capogruppo Paolo Armellini, forte di 152 preferenze.
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